Un negozio cinese strapieno di mascherine

Maxi-sequestro a Luino. La Guardia di finanza ha scovato 68mila prodotti importanti dalla Cina
Maxi-sequestro a Luino. La Guardia di finanza ha scovato 68mila prodotti importanti dalla Cina
LUINO - Mascherine di contrabbando importate dalla Cina e vendute "sottobanco" a Luino. In un negozio della città di confine, gestito da un cittadino cinese, la Guardia di finanza nei giorni scorsi ha rinvenuto ben 68mila dispositivi di protezione, subito sequestrati.
Le mascherine - si legge in un comunicato odierno - erano vendute «come dispositivi chirurgici» in assenza delle necessarie certificazioni. Il sequestro è scattato dopo che gli agenti hanno trovato un centinaio di prodotti non dichiarati nascosti sotto il bancone del negozio.
Gli agenti hanno quindi passato al setaccio lo stabile e il magazzino adiacente: qui, all'interno di un furgone, è stato rinvenuto il resto. Ventiquattro cartoni in tutto, contenenti confezioni da 50 mascherine ciascuna, importate direttamente dalla Cina. Ora le indagini sono in corso per ricostruire la filiera dell'importazione illegale, e stabilire l'ammontare delle sanzioni.






Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!