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CANTONEL'edilizia riapre un po', ma c'è chi non ha mai chiuso: quante domande su alcuni cantieri

17.04.20 - 18:03
Via vai continuo a Carasso (Bellinzona), nei pressi del centro del verde. Dubbi anche su uno stabile a Locarno.
Lettore Tio/ 20Minuti
Il cantiere di Carasso (Bellinzona).
Il cantiere di Carasso (Bellinzona).
L'edilizia riapre un po', ma c'è chi non ha mai chiuso: quante domande su alcuni cantieri
Via vai continuo a Carasso (Bellinzona), nei pressi del centro del verde. Dubbi anche su uno stabile a Locarno.
Lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta assicura: «Abbiamo dato il permesso solo a chi aveva lavori urgenti da fare. O di interesse pubblico. Abbiamo sempre vigilato sulla situazione».

L'edilizia ticinese, nonostante la tormenta Covid-19 sia ancora in corso, può timidamente ripartire a breve. Seppure con diverse limitazioni e mantenendo le dovute misure di prevenzione. A sancirlo, le ultime decisioni governative. Nelle ultime settimane, tuttavia, il settore non è stato fermo proprio del tutto. Alcuni cantieri hanno destato la curiosità di molte persone. Tanto che in diversi hanno inviato foto a Tio/ 20Minuti.

Quanta fretta... – In particolare le immagini sono inerenti un cantiere di Carasso (Bellinzona), vicino al centro del verde e al centro funerario. Si tratta di uno spazio pieno di auto e di operai. «C'è un via vai continuo. Non si sono mai fermati. Tutti ci domandiamo che bisogno c'era, in un periodo del genere, di proseguire i lavori», evidenzia un residente nella zona. E non si tratta dell'unico caso. Un altro cantiere, ad esempio, stavolta a Locarno, in zona lido, solleva più di un interrogativo. Si dice sia stato tenuto aperto perché occorreva ultimare alcuni lavori per mettere in sicurezza i garage in modo da impedire infiltrazioni d'acqua. Questo, però, in un periodo in cui non piove da una vita e in cui il livello del lago Verbano è basso come poche volte prima d'ora. 

Sindacati e padronato sono divisi – La riflessione non è di poco conto. Tanto più che sindacati e padronato si trovano in totale disaccordo sulla scelta delle autorità di allentare le misure a partire dalla settimana del 27 aprile. Quanti cantieri hanno ricevuto il permesso per proseguire la loro attività nel periodo in cui tutti gli altri erano fermi? E con quali criteri? Ci sono impresari di serie A e impresari di serie B? «Come indicato nelle risoluzioni governative – ci rispondono dallo Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC) –, le attività nei cantieri erano sospese dal 23 marzo 2020. Abbiamo autorizzato gli interventi nel caso in cui esisteva un’evidente urgenza o un preminente interesse pubblico».

L'invito al rispetto delle regole – Già. Ma siamo sicuri che qualcuno non abbia fatto il furbo? Secca la replica da parte dello Stato Maggiore Cantonale di Condotta. «Noi, tramite la polizia cantonale e le polizie comunali, vigiliamo sul rispetto delle disposizioni in vigore e invitiamo a rispettare i divieti imposti dal Consiglio di Stato. Si sottolinea, inoltre, che interveniamo puntualmente in base alle segnalazioni dei cittadini».

Le misure transitorie – Da lunedì 20 aprile (la misura transitoria, in attesa di aggiornamenti, sarà valida per una settimana), nel rispetto delle norme igieniche accresciute e di distanza sociale, saranno permesse: attività sui cantieri all'aria aperta o al coperto, svolte al massimo da dieci persone, oppure attività di lavorazione ed estrazione della pietra naturale svolte al massimo da dieci persone. «Giusto. Dieci persone. Ma non in contemporanea. Bensì sull'arco della giornata», fa notare lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta.  

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