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LUGANODigitale e memoria: si discute di vantaggi, limiti e potenzialità

17.10.19 - 22:14
Parte domani la 23esima edizione del Premio Möbius in programma a Lugano. Novità di quest'anno: il Möbius Lab Giovani
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Digitale e memoria: si discute di vantaggi, limiti e potenzialità
Parte domani la 23esima edizione del Premio Möbius in programma a Lugano. Novità di quest'anno: il Möbius Lab Giovani

LUGANO - Tablet, smartphone, e personal computer sono diventate estensioni della nostra memoria. Il risultato è sempre positivo? Quali sono le ripercussioni pratiche e antropologiche? Esistono applicazioni che ancora non conosciamo? Il tema è vasto e la ventitreesima edizione del Premio Möbius cercherà di approfondirlo domani e sabato all'Usi di Lugano, senza trascurare il punto di vista dei futuri utenti: i giovani. 

Ma che cos’è la memoria? Abbiamo affrontato l’argomento con Alessio Petralli, direttore della Fondazione Möbius Lugano.
«La memoria è tantissime cose, basta leggere una definizione di un buon vocabolario per rendersene conto. Per semplificarci la definizione potremmo dire che la memoria è soprattutto collettiva e intellettuale, mentre il ricordo (in cui c’entra il cuore) è più sentimentale e personale. La memoria ha inoltre una sua forza specifica nella capacità di influire sul presente».

Cosa hanno in comune la memoria umana e quella digitale?
«Diciamo che oggi appaiono complementari, ma il pericolo è la perdita della nostra memoria in favore di quella digitale. Pensando che tutto sia sempre comodamente accessibile da qualche parte, ci illudiamo di poter delegare la nostra conoscenza a una memoria esterna, peraltro abbastanza fragile ed effimera vista l’evoluzione continua dei supporti. Ma in effetti, così facendo, rinunciamo ad una crescita della nostra conoscenza, che per potersi sviluppare ha bisogno di una sua ricca “memoria interna”, che si evolve creando continuamente nuove relazioni di senso».

La novità di quest’anno è il MöbiusLab Giovani. In cosa consiste? 
«Gli studenti di tre classi del Liceo di Lugano 1, guidati dal loro professore di filosofia Tiziano Moretti, hanno letto diversi testi in classe sulla memoria (due racconti di Borges, i primi due capitoli del “The Game” di Baricco…) e hanno prodotto alcuni video, mettendo in evidenza gli aspetti salienti del tema. Massimo Bray, direttore generale dell’Istituto dell’Enciclopedia Treccani e già ministro italiano dei beni culturali, ha già visto i loro video e ha prodotto un proprio percorso che proporrà agli studenti, per vedere di trovare un itinerario comune. Naturalmente venerdì alle 11.00 all’Auditorium dell’USI l’entrata è libera e sono tutti invitati a partecipare, perché la relazione digitale e memoria riguarda tutti».

Programma - La prima giornata, in programma venerdì 18 ottobre, si svolgerà interamente presso l’auditorium dell’USI e partirà appunto con il MöbiusLab Giovani, dalle 11.00 alle 12.30. 

Nella prima ora del pomeriggio, si svolgerà il Grand Prix Möbius editoria mutante, dedicato a esposizioni immersive di qualità (mostre virtuali senza opere fisiche, applicazioni di archeologia virtuale…) per l’area linguistica italiana.

A seguire, per il Möbius Giovani 2019, gli studenti del corso di comunicazione visiva della SUPSI presenteranno le loro narrazioni virali più originali per lanciare in rete l’opera del pittore Mario Comensoli, in collaborazione con la Fondazione omonima.

Alle 16.15 Gino Roncaglia, umanista informatico, presenterà la rassegna sull’”Anno digitale 2019 in sintesi”.

Concluderà la prima giornata, a partire dalle 16.45, il Simposio “Digitale e memoria”, condotto da Alessio Petralli, direttore della Fondazione Möbius Lugano e animato da cinque interventi: lo psicotecnologo Derrick de Kerckhove parlerà de Il futuro della memoria nel gemello digitale; Nicla Borioli, semiologa alla SUPSI, tratterà Il rapporto tra memoria e tecnologie digitali dal punto di vista antropologico e sociale; Mauro dell’Ambrogio, già̀ segretario di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione, parlerà di Digitale e memoria, ricerca, innovazione; Gabriele Balbi, storico dei media dell’USI, si concentrerà su La memoria della digitalizzazione. Eventi, momenti di svolta e immaginario; e infine Milena Folletti, responsabile Programmi e Immagine della RSI, illustrerà il rapporto tra Archivi digitali e servizio pubblico radiotelevisivo.

Alle 18.30 è prevista la premiazione del Grand Prix Möbius editoria mutante e del Möbius Giovani.

Sabato 19 ottobre i lavori riprenderanno alle 14.00 (Aula Magna USI), nell’ambito del Media Tech Day. Sarà la volta del Grand Prix Möbius Suisse, svolto come sempre in collaborazione con la Fondazione AGIRE e dedicato all’innovazione svizzera di qualità̀ per il digitale e la comunicazione.

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