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Dal super portiere senza un braccio alla squadra che gioca con una gamba sola

CANTONEDal super portiere senza un braccio alla squadra che gioca con una gamba sola

02.08.19 - 16:01
Special Needs European Cup al via. Tio/20minuti ha seguito l’esordio europeo del Lugano contro il Chelsea. Prima, durante e dopo il match. Ecco tutte le emozioni dei protagonisti
Tio/20minuti - Davide Giordano
Dal super portiere senza un braccio alla squadra che gioca con una gamba sola
Special Needs European Cup al via. Tio/20minuti ha seguito l’esordio europeo del Lugano contro il Chelsea. Prima, durante e dopo il match. Ecco tutte le emozioni dei protagonisti

LUGANO – Aria di grande calcio europeo a Lugano. E non solo per l’Helvetia Cup, prestigioso torneo under 16, in corso in questi giorni. A destare curiosità è anche la prima edizione della Special Needs European Cup, competizione internazionale dedicata a squadre con calciatori disabili. Dopo l’antipasto dimostrativo di giovedì davanti al LAC, nella mattinata di venerdì è iniziato il torneo ufficiale sui sintetici di Cornaredo. Tio/20minuti ha seguito, con tanto di telecamera, l’esordio del Lugano. Avversario, il Chelsea. Il risultato? Zero a zero. Ma come vedrete, le emozioni non sono mancate.

Obiettivo: inclusione – Benfica, Manchester City, Paris Saint Germain, Milan… I nomi sono altisonanti. Una decina di team che si sfideranno fino a domenica. «Lo scopo della manifestazione – spiega Boris Angelucci, “allenatore” del Lugano – è quello di parlare anche di inclusione. I ragazzi sono entusiasti, sono sempre sorridenti».

Romolo, il jolly – Tra le persone che hanno avuto un ruolo decisivo nella creazione del team luganese, c’è Romolo Pignone. Lui, noto anche per le sue battaglie “gentili” in favore dei portatori di handicap, è una specie di presidente onorario della squadra. «Non posso giocare perché sono in sedia a rotelle. Però faccio il jolly. Sono sempre pronto a dare una mano e a fare il tifo».

Benfica e City da paura – L’ambiente è festoso. C’è tanta spensieratezza. E tra i presenti c’è anche chi si lascia andare a qualche pronostico. «Quelli del Manchester City giocano tutti con una gamba sola e con la stampella. Sono uno spettacolo da vedere», dice uno spettatore. «Il Benfica è fuori categoria – afferma Stefano, portiere del Lugano –. È fortissimo. Secondo me è tra i favoriti per la vittoria del torneo».

In porta senza un braccio – A Stefano manca un braccio, perso in seguito a un incidente. Eppure, come si vedrà nel match contro il Chelsea, para divinamente. «In passato ho parato anche nelle porte grandi, in quinta lega. Facevo già il portiere prima dell’incidente. I riflessi sono rimasti».

Ragazzi con il cuore in mano – Incontriamo poi anche Alex, ragazzo capriaschese che di recente si è distinto per avere vinto due medaglie nelle bocce ai Mondiali di Special Olympics ad Abu Dhabi. «Ho deciso di darmi al calcio per quattro giorni», ironizza. E aggiunge: «Il gruppo è unitissimo». C’è poi Massimo, il capitano. Uno dei leader silenziosi dello spogliatoio. «Indosso la fascia di Jonathan Sabbatini, il capitano del vero Lugano. È un onore».

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