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ZURIGOBimba morta soffocata sotto una montagna di coperte, genitori a processo

22.11.16 - 10:00
La coppia era stata condannata in prima istanza per i severi castighi inflitti alle due figlie. Il padre ricevette nove anni di prigione per omicidio, la mamma 14 mesi per ripetute lesioni
Bimba morta soffocata sotto una montagna di coperte, genitori a processo
La coppia era stata condannata in prima istanza per i severi castighi inflitti alle due figlie. Il padre ricevette nove anni di prigione per omicidio, la mamma 14 mesi per ripetute lesioni

ZURIGO - Processo d'appello davanti al Tribunale cantonale di Zurigo per una coppia condannata in prima istanza per i severi castighi inflitti alle due figlie. Nel febbraio 2013 la più piccola, che aveva 10 settimane, era morta soffocata sotto una montagna di coperte e cuscini.

L'udienza dovrebbe terminare oggi, ma ancora non si sa quando sarà resa nota la sentenza. A fare appello sono stati i genitori.

Il padre - oggi 40enne - era stato condannato nel settembre di un anno fa a nove anni di prigione per le accuse di omicidio con dolo eventuale, ripetute lesioni con dolo eventuale, vie di fatto e violazione dei doveri di assistenza.

Alla madre era stata inflitta una condanna a 14 mesi sospesi con la condizionale per violazione dei doveri di assistenza, ripetute lesioni con dolo eventuale e vie di fatto.

L'immagine uscita dal processo era quella di una coppia di "fanatici" religiosi - il padre si considera un "profeta" - che ha dato alle figlie nomi presi dal Vecchio Testamento e per la quale i castighi e i maltrattamenti erano all'ordine del giorno.

Come in quel giorno di febbraio del 2013: la piccola piangeva e l'uomo, per cercare di calmarla, le ha praticato una doccia fredda, l'ha scossa e l'ha schiacciata sotto i cuscini e le coperte.

Anche la sorella di un anno più grande ha dovuto subire gli stessi "metodi educativi" fatti di docce fredde e percosse con il mestolo da cucina o con il battipanni. La bimba vive ora presso una famiglia affidataria, come anche il terzogenito della coppia, nato quando il marito già si trovava in prigione.

 

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