La Svizzera è campione mondiale nella produzione di rifiuti pro capite. Un record poco gradito a 9 persone su 10, che vorrebbero consumare di meno
BERNA - Nove persone su dieci vorrebbero consumare di meno in Svizzera, campione mondiale nella produzione di rifiuti pro capite: è quanto scrive oggi in una nota il WWF citando un sondaggio rappresentativo svolto dall'istituto GfK su incarico dell'organizzazione ambientalista. I giovani in particolare considerano critico il proprio comportamento di consumatori.
Il risparmio di denaro sembra essere il motivo principale a favore di una riduzione dei consumi, invocato dal 44% delle 1000 persone interpellate in tutta la Svizzera. La quota di persone che si preoccupano della tutela dell'ambiente è comunque pari a un quinto. Altre ragioni per consumare meno sono: "Ho già tutto"; "Voglio liberarmi da un peso"; "Preferisco avere più tempo che cose".
Il risparmio di denaro è una motivazione importante soprattutto nella Svizzera francese, mentre i ticinesi menzionano la tutela ambientale con una frequenza superiore alla media, rileva il WWF. Più spesso rispetto agli altri, gli svizzeri tedeschi preferiscono avere maggior tempo a disposizione anziché consumare. In media, tutti gli intervistati hanno in comune l'impressione che i consumi degli altri siano maggiori. Considerando le fasce d'età, più le persone sono giovani, più ritengono di consumare troppo.
Effettivamente, scrive il WWF, «in Svizzera consumiamo come se non ci fosse un domani: in Europa siamo tra quelli che acquistano più auto di grossa cilindrata, ci concediamo il doppio dei viaggi in aereo rispetto ai nostri vicini e produciamo più rifiuti pro capite di qualunque altro Paese».
Per l'organizzazione ambientalista svariate ricerche dimostrano che «le persone che si concentrano sui beni materiali sono più infelici». Una spiegazione può essere il fatto che le persone materialiste fanno più confronti tra loro, il che crea insoddisfazione. Inoltre, devono lavorare di più per permettersi maggiori consumi, avendo poi meno tempo per le relazioni e le esperienze appaganti. Meno consumi - conclude il WWF - possono dunque condurre a una maggiore soddisfazione personale, oltre che risparmiare ingenti danni all'ambiente.