La struttura sta sorgendo a Uttwil, sulle rive del Lago di Costanza. I sociologi non risparmiano le critiche. Voi cosa ne pensate?
UTTWIL - A Uttwil, nel canton Turgovia, proprio sulle rive del Lago di Costanza, sta sorgendo un nuovo complesso residenziale. Precedentemente occupato da una compagnia di spedizioni, il sito ospiterà 17 appartamenti di lusso, all’interno di due edifici. La struttura sarà completata da un terzo edificio centrale, che tra le altre cose includerà pure una spa, un centro fitness, la portineria e altri servizi esclusivi.
I due ettari di proprietà erano già recintati e provvisti di un cancello all’entrata e, secondo quanto riferisce la Thurgauer Zeitung, interamente monitorati da un sistema di telecamere di sorveglianza prima che la società appenzellese LN Immo AG iniziasse i lavori di costruzione. La presenza di un portiere garantisce inoltre che persone prive di autorizzazione non possano oltrepassare la soglia d’entrata, un po’ come accadeva nelle cosiddette “gated communities” sudafricane. Una sorta di «ghetto di lusso», come lo ha definito la presidente della sezione cantonale del Partito Socialista, Nina Schläfli.
Ostentare le disuguaglianze sociali - «Per quanto ne sappia, questo tipo di struttura è unica in Svizzera», ha spiegato la sociologa dell’Università di Basilea Sarah Schilliger a 20 Minuten. Nel Paese non mancano quartieri esclusivi, con speciali infrastrutture, destinati alla popolazione più ricca, ma nessuno di questi è circondato da un recinto di sicurezza. Nemmeno sulle colline di Suvretta, a St. Moritz. Anche il professor Ueli Mäder non ha risparmiato le proprie critiche in merito al progetto: «È la dimostrazione che per alcuni la disuguaglianza sociale non costituisce più un problema» e di come queste persone «preferiscano restarsene “tra di loro” invece di promuovere l’equilibrio sociale».
I nuovi ricchi sono infatti maggiormente propensi a isolarsi dalla vita della società “normale”, preferendo - spiega Mäder - comunità chiuse in cui «la ricchezza può essere sfoggiata in modo sicuro, coltivando prestigio e un particolare stile di vita», lontano dalla portata di eventuali malintenzionati. Un fattore, quest’ultimo, che sicuramente non si applica alla realtà di Uttwil che - citando le parole del sindaco Stefan Good - è «tutt’altro che un luogo pericoloso».