Cerca e trova immobili

SAN GALLO / STATI UNITICemento “made in Svizzera" per il muro di Trump

02.03.17 - 09:17
I giganti industriali LafargeHolcim e Sika nella corsa alle commesse dell’opera perno della campagna elettorale americana
Cemento “made in Svizzera" per il muro di Trump
I giganti industriali LafargeHolcim e Sika nella corsa alle commesse dell’opera perno della campagna elettorale americana

JONA - Il muro di Donald Trump, protagonista assoluto della recente campagna elettorale a stelle e strisce, potrebbe essere in parte anche "svizzero". A lanciare per primo la propria candidatura è stato, la scorsa settimana, il CEO del gruppo Sika, Jan Jenisch: «Se Trump costruirà davvero il muro, ci saremo anche noi», ha affermato durante la presentazione dei risultati record conseguiti dal gruppo chimico nel 2016.

Se la candidatura del colosso di Baar rappresenta però solamente un’intenzione, riferisce il Tages Anzeiger, c’è un’altra società svizzera che ha già "mosso" ufficialmente qualche passo in più. Il gruppo LafargeHolcim, leader mondiale nella produzione di cemento, è infatti già registrato alla fase preliminare dell’opera che, come stabilito dall’agenda dell’amministrazione Trump, si concluderà il 10 marzo, data limite per presentare le bozze di progetto. Al termine di questa fase saranno selezionati i fornitori ai quali il governo americano, entro la metà di aprile, inoltrerà le prime commesse.

La società di Jona è stata inclusa “di default” nel progetto, come avviene nel caso di numerose altre opere, in quanto fornitore di lunga data del governo americano. A darne conferma è lo stesso portavoce del gruppo, Christian Meuter, che ha precisato però come la società non potrà accedere direttamente alle ordinazioni ma entrerà in gioco solamente in un secondo momento, quando la commessa sarà affidata a una compagnia di costruzione.

Quello di LafargeHolcim è, per il momento, l’unico nome svizzero incluso nella lista ufficiale, che conta già 220 compagnie provenienti da tutto il mondo. Messico incluso.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE