L'attaccante elvetico si è infortunato lo scorso 24 ottobre: «Questa volta è dura. Non ho altra scelta che aspettare e pensare positivo»
VANCOUVER (Canada) - Ai box dallo scorso 24 ottobre a causa di una commozione cerebrale rimediata nel match tra i suoi Vancouver Canucks e i Vegas Golden Knights, l'attaccante elvetico Sven Bärtschi non sa ancora quando potrà tornare alle competizioni.
«Inizialmente pensavo di poter finire il match, dopodiché mi sono sentito talmente male da dover gettare la spugna - ha spiegato al Blick il 26enne rossocrociato - Non so di preciso se si tratti della quarta o quinta commozione cerebrale in carriera, ma questa volta è veramente dura. Sabato scorso sono tornato sul ghiaccio per un allenamento, ma mi sono dovuto fermare dopo soli 15 minuti poiché ero stordito. Quando mi muovo e mi giro vedo tutto sfocato attorno a me e ho dei dolori alla testa. Da una commozione cerebrale si può guarire in una settimana come in diversi mesi. Questa volta potrebbe volerci diverso tempo. Non ho altra scelta che aspettare e pensare positivo».
Aspettare e non affrettare i tempi: «Non voglio rientrare troppo presto e correre rischi. Potrebbero esserci gravi conseguenze. Il prezzo da pagare in termini di salute sarebbe troppo elevato: voglio poter vivere una vita normale e potermi godere la famiglia anche una volta finita la carriera».