Cerca e trova immobili
L'OSPITE

Una lezione per i partiti

Federazione Associazioni Femminili Ticino
Keystone (archivio)
Una lezione per i partiti
Federazione Associazioni Femminili Ticino
FAFTPlus esprime l’orgoglio di essere parte attiva della grande mobilitazione per aumentare la quota femminile in politica. La parità è diventata un tema elettorale e l’elettorato ha premiato chi ha puntato sulle donne, rico...

FAFTPlus esprime l’orgoglio di essere parte attiva della grande mobilitazione per aumentare la quota femminile in politica. La parità è diventata un tema elettorale e l’elettorato ha premiato chi ha puntato sulle donne, riconoscendone ruolo e competenze per l’arricchimento del dibattito politico.

Il risultato storico di 84 donne elette al Consiglio Nazionale (+20 rispetto alla precedente legislatura) porta la rappresentanza femminile nella camera bassa al 42%, in linea con i Paesi più virtuosi. Il risultato raggiunto per il Consiglio degli Stati, con 6 donne già confermate al primo turno ed 1 eletta domenica, allontana il rischio di vedere ulteriormente ridotta la presenza femminile nella camera alta che, con 6 donne su 46 seggi (dopo l’elezione al Consiglio federale di Karin Keller-Sutter), aveva raggiunto nella scorsa legislatura il livello più basso di senatrici dal 1991.

Dalle prime analisi, emerge che le donne hanno avuto una percentuale di successo maggiore degli uomini e i partiti che hanno puntato sulle donne, in termini numerici, di posizionamento dei nomi sulla lista e poi durante la campagna elettorale, sono stati premiati (*)

In attesa de prossimi ballottaggi per il Consiglio degli Stati, la Svizzera sale dal 38esimo al 15esimo posto, tra Belgio e Senegal, nella classifica della presenza femminile compilata dall’Unione interparlamentare (**). E meglio si potrà ancora fare! Sono ben 17 le candidate ancora in corsa nei ballottaggi di 10 cantoni, fra cui il Ticino con la candidata Marina Carobbio Guscetti.

È evidente che le campagne trasversali e non connotate dal punto di vista partitico, come #iovotodonna, #helvetiachiama o #metà-metà, hanno raggiunto e sensibilizzato l’elettorato in merito alla possibilità di agire individualmente nell’interesse della parità attraverso l’esercizio dei diritti politici.

Lo Sciopero delle donne del 14 giugno e le celebrazioni degli anniversari del suffragio femminile, come la campagna 50%50 in Ticino o la piattaforma ch2021.ch a livello federale, hanno certamente contribuito a concentrare l’attenzione su quanto ancora resti da fare e ogni elettrice e ogni elettore sa come segnalare con il suo voto, al di là della preferenza partitica, la ferma intenzione a far sì che la parità di fatto salga ai primi posti dell’agenda politica Federale.

FAFTPlus è orgogliosa di essere stata parte attiva di questa grande mobilitazione in tutta la Svizzera con la sua campagna #iovotodonna.

Continueremo a impegnarci in modo assolutamente trasversale per una questione di giustizia, di rinnovamento dell’agenda politica, di rappresentanza democratica, di vicinanza con l’elettorato e di promozione di processi decisionali efficaci.

Prossima tappa saranno le Elezioni Comunali 2020 in Ticino, importantissime e cruciali: nei consigli comunali e nei municipi si muovono i primi passi in politica ed è lì che le donne devono poter cominciare a raccogliere l’esperienza per diventare sindaca, gran consigliera, consigliera di stato, fino ad ambire alle cariche federali.

Auspichiamo che i partiti sappiano interpretare e fare tesoro delle indicazioni degli ultimi risultati delle elezioni cantonali e federali. In questo momento di allestimento delle liste, devono impegnarsi per dare ampio spazio alle candidature femminili, pianificando anche come puntare strategicamente sulla loro elezione.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE