Associazione Bancaria Ticinese
Le imprese, con i loro contributi fiscali e i loro posti di lavoro, sono oggetto di un’aspra concorrenza internazionale. La Svizzera è tra i Paesi più attrattivi al mondo, e questo anche grazie ad una fiscalità pragmatica.
Ora queste regole speciali non sono più accettate sul piano internazionale e i Cantoni dovranno adattare i propri sistemi fiscali. E‘ per questo motivo che le cittadine e i cittadini svizzeri saranno chiamati alle urne il prossimo 12 febbraio per votare la Riforma III dell’imposizione delle imprese.
Questa riforma è determinante per il futuro dell’economia svizzera perché con essa sarà stabilita la traiettoria fiscale dei prossimi decenni. Il progetto di legge ha attraversato un lungo negoziato ed è il frutto di un compromesso sostenuto da tutti i partiti di centro‐destra, dalle organizzazioni economiche e dalla Conferenza dei direttori cantonali delle finanze.
I partiti di sinistra hanno invece depositato un referendum e questo rischia di condurci alla catastrofe, in quanto non esiste un’alternativa. Nel caso in cui la riforma non dovesse passare alle urne, i Cantoni dovranno comunque eliminare le tassazioni speciali senza però disporre di strumenti e di risorse finanziarie per compensare le perdite.
Il Canton Ticino è particolarmente toccato da questa riforma, in quanto numerose aziende beneficiano attualmente di una tassazione speciale e, se non saranno prese le dovute contromisure, rischieremo di perdere numerosi posti di lavoro e importanti entrate fiscali. Facciamo quindi appello a tutte le cittadine e i cittadini ticinesi affinché ci sia una presa di coscienza generale sull’importanza di questa votazione per il futuro del nostro Paes