Barryland: un parco a forma di zampa


Un nuovo paradiso per i San Bernardo ed un omaggio speciale a Magnum
Un nuovo paradiso per i San Bernardo ed un omaggio speciale a Magnum
MARTIGNY - Una giornata di sole ha accompagnato l’inaugurazione ufficiale del nuovo Barryland, il primo parco tematico al mondo dedicato al leggendario cane San Bernardo. Dopo due anni di lavori intensi e appassionati, la Fondation Barry ha spalancato le porte di uno spazio innovativo, luminoso e profondamente interattivo, dove i visitatori diventano ospiti nel mondo di questi straordinari cani alpini.
Ma dietro la realizzazione di questo progetto ambizioso si cela anche una storia personale, fatta di affetto, ispirazione e memoria: quella del mio San Bernardo Magnum, che lo scorso dicembre ha lasciato questa terra per raggiungere il paradiso dei quattrozampe. È a lui – fedele “assistente” durante tutte le fasi di progettazione – che oggi sento di dedicare queste righe e questo spazio speciale che in parte porta la sua impronta.
Non è un caso che la struttura del nuovo Barryland, progettata dallo studio di architettura GAME di Martigny, si presenti – vista dall’alto – come una gigantesca impronta di zampa di cane. Questa scelta architettonica non è soltanto un elemento estetico o un riferimento generico ai San Bernardo. Nasce da un’intuizione maturata durante lunghe passeggiate insieme a Magnum. Proprio osservando le tracce che lui lasciava sulla neve, mentre io lavoravo alle prime bozze e alle analisi di concept per questo spazio visionario, è scattata l’idea: creare un luogo che, già nella sua forma fisica, richiamasse la presenza forte e rassicurante di un cane al nostro fianco.
Oggi quella zampa, fatta di curve armoniose e spazi fluidi, accoglie migliaia di visitatori, diventando un simbolo architettonico e affettivo. Il nuovo Barryland si estende su una superficie interna di 2'400 metri quadrati e si inserisce perfettamente in un parco alberato di ben 22'000 metri quadrati, offrendo un ambiente naturale e rilassante non solo per i visitatori ma soprattutto per i veri protagonisti di questo luogo: i San Bernardo. Con un investimento complessivo di 25,5 milioni di franchi, frutto di fondi propri, di una mirata campagna di raccolta fondi e del sostegno di numerosi partner pubblici e privati, la Fondation Barry ha dato vita a un polo turistico e culturale d’eccellenza. Un risultato raggiunto grazie anche all’impegno di oltre 90 aziende, di cui circa il 70% con sede nel Canton Vallese.
Entrare oggi a Barryland significa intraprendere un viaggio multisensoriale attraverso cinque universi tematici, ciascuno dedicato a un aspetto particolare della storia, delle leggende e della quotidianità dei San Bernardo. Dalla ricostruzione delle antiche rotte alpine battute dai monaci e dai loro cani, ai racconti sui leggendari salvataggi tra i ghiacci, fino alla possibilità di osservare da vicino i cani durante le loro attività quotidiane: ogni angolo del parco è stato pensato per coinvolgere il pubblico in modo attivo e partecipativo. Non manca nemmeno uno spazio dedicato alla cura degli animali, dove è possibile assistere alle attenzioni che i veterinari e i custodi riservano ai Barry, giorno dopo giorno. «Ogni visita offre un’esperienza immersiva di oltre tre ore», sottolinea Mélanie Glassey-Roth, direttrice di Barryland, che ha seguito passo dopo passo l’evoluzione di questo progetto tanto ambizioso quanto coinvolgente.
Per me personalmente, contribuire alla realizzazione di Barryland è stato molto più di un lavoro: è stato un percorso emotivo e umano, condiviso con Magnum. Durante le sessioni di brainstorming, le visite in cantiere, i momenti di dubbio e quelli di entusiasmo, lui c’era sempre. Con la sua presenza imponente e rassicurante, con quegli occhi profondi che sembravano leggere nei pensieri. Molte delle scelte fatte – dai percorsi fluidi agli spazi aperti, dalle aree di socializzazione all’importanza data all’interazione tra visitatori e cani – sono nate proprio pensando a lui e osservandolo. Magnum ha rappresentato l’anima silenziosa ma sempre presente di questo progetto, ispirando anche dettagli apparentemente piccoli, ma significativi per chi ama davvero i San Bernardo.
Barryland non è solo un parco tematico: è anche un potente motore per il turismo e l’economia locale. Con l’apertura del nuovo edificio, sono stati creati 14 nuovi posti di lavoro e il ristorante interno è stato ampliato per accogliere al meglio il crescente flusso di visitatori. L’obiettivo dichiarato è quello di raddoppiare il numero di presenze rispetto al vecchio museo storico, superando le 160'000 visite annue. La città di Martigny, già nota per la sua offerta culturale e museale, aggiunge così un ulteriore tassello alla sua attrattiva turistica, diventando sempre più un punto di riferimento per gli amanti degli animali e della natura alpina. «Il polo museale e culturale della città si è ampliato e ha fatto un salto di qualità», ha dichiarato David Martinetti, vicepresidente del Comune di Martigny durante la cerimonia inaugurale.
Barryland rappresenta un nuovo modo di vivere il rapporto uomo-animale, unendo educazione, intrattenimento e consapevolezza sociale. In questa direzione si inserisce anche il progetto “Barry aiuta”, con il quale la Fondation Barry si impegna a formare cani San Bernardo come animali da assistenza e supporto in ambiti terapeutici e sociali. Un’iniziativa che proietta il parco non solo come destinazione turistica, ma come laboratorio di inclusione e solidarietà, coerente con i valori di accoglienza e aiuto che hanno sempre contraddistinto i San Bernardo nella storia.
Mentre osservo la struttura dall’alto, ripercorrendo con lo sguardo i contorni della grande impronta che caratterizza Barryland, non posso fare a meno di pensare a Magnum. A lui devo tanto: idee, ispirazioni, motivazioni e quella spinta interiore che solo un cane così speciale sa trasmettere. Questa grande zampa nel cuore del Vallese non è solo un simbolo architettonico. È anche un segno tangibile della sua presenza, un’impronta che rimarrà per sempre nel paesaggio… e nel mio cuore. Barryland vi aspetta. Magnum, in qualche modo, è ancora lì ad accogliere ogni nuovo visitatore, con quella sua dolcezza discreta che ora vive nei muri, nei sentieri e nelle storie che ogni giorno prendono vita tra queste mura.
Novità: a Roma in sella ad una e-bike! Questo viaggio, in programma dal 4 all’11 ottobre 2025 (prima di 3 sezioni), in sella ad una bicicletta è un omaggio ad un cammino precedente, percorso a piedi con Magnum, San Bernardo dal cuore grande e spirito instancabile. Insieme abbiamo affrontato, dal 2016 al 2023, quasi mille chilometri lungo la Via Francigena, dal Colle del Gran San Bernardo a Roma. Magnum ha vissuto ogni tappa con fedeltà e pazienza, lasciando il segno in chi lo ha incontrato. Due volte ha persino incrociato lo sguardo di Papa Francesco durante udienze pubbliche. Ci ha lasciato la notte del suo decimo compleanno, con la stessa discrezione con cui ha camminato al mio fianco. La Via Francigena è molto più di un percorso: è un filo di storia, natura e spiritualità che unisce l’Europa. Ogni chilometro di questo nuovo viaggio è dedicato a lui, compagno silenzioso, esempio di forza e dolcezza. Vi sono ancora due posti a disposizione. Seguitemi!
Testo a cura di Claudio Rossetti
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