Nonostante la crescente digitalizzazione e l’importanza delle transazioni elettroniche, ad oggi non esiste un accordo ufficiale di riconoscimento reciproco delle firme elettroniche tra la Svizzera e l’Unione Europea (UE). Questo implica che una firma elettronica qualificata basata su un certificato riconosciuto in un Paese dell’UE non ha automaticamente validità legale in Svizzera e viceversa.
Quadro normativo attuale
In Svizzera, la Legge federale sulla firma elettronica (FiEle) regola l’uso delle firme elettroniche e definisce i requisiti per i fornitori di servizi di certificazione. Nell’UE, invece, il riferimento normativo è il Regolamento eIDAS (electronic IDentification, Authentication and trust Services), che disciplina l’identificazione elettronica e i servizi fiduciari.
Sebbene entrambe le normative riconoscano la firma elettronica qualificata, le loro specifiche tecniche e regolamentari differiscono, impedendo un riconoscimento reciproco automatico.
Verso il riconoscimento reciproco?
Il 29 gennaio 2025, il Consiglio federale svizzero ha incaricato il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC), in collaborazione con il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), di elaborare un mandato di negoziazione con l’UE per il riconoscimento reciproco delle firme elettroniche.
Se questo accordo verrà raggiunto, i certificati elettronici emessi da uno Stato membro dell’UE saranno validi in Svizzera e viceversa. Questo rappresenterebbe un passo avanti per la digitalizzazione, agevolando le transazioni tra aziende e cittadini che operano a livello transfrontaliero.
Le difficoltà per imprese e cittadini
Nel frattempo, l'assenza di un riconoscimento reciproco delle firme elettroniche crea difficoltà pratiche per imprese e cittadini. Ad esempio:
📌 Settore doganale e appalti pubblici – Alcuni documenti richiedono firme digitali riconosciute reciprocamente, ostacolando le operazioni tra aziende svizzere ed europee.
📌 Contratti internazionali – Le aziende che operano tra Svizzera e UE devono adottare soluzioni alternative per garantire la validità giuridica delle loro firme digitali.
📌 Servizi finanziari e bancari – Le procedure di identificazione e autenticazione potrebbero risultare più complesse per clienti e istituzioni con operazioni in entrambi i mercati.
Attualmente, alcune aziende svizzere offrono soluzioni conformi sia agli standard svizzeri che a quelli dell’UE, ma queste non sono ancora ampiamente adottate.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
I dipartimenti federali coinvolti stanno lavorando per definire il mandato di negoziazione entro un anno, con l’obiettivo di raggiungere un accordo che:
✅ Semplifichi l’uso della firma elettronica oltre confine
✅ Faciliti le interazioni tra aziende, autorità e cittadini
✅ Promuova l’efficienza e la digitalizzazione nelle transazioni internazionali
Conclusione
Sebbene al momento le firme elettroniche non siano ancora riconosciute reciprocamente tra Svizzera e UE, il negoziato imminente potrebbe rappresentare una svolta per il commercio e la digitalizzazione tra i due mercati.
In questo contesto di evoluzione normativa e crescente digitalizzazione, anche le operazioni finanziarie e di cambio valutario stanno diventando sempre più efficienti. Se devi gestire transazioni in franchi svizzeri, euro o altre valute, assicurati di ottenere le migliori condizioni di cambio con un servizio rapido e affidabile.
Scopri cambiavalute.ch e approfitta di tassi competitivi per le tue conversioni di valuta! 💱✨
Link utili:
Frontalieri: 5 errori da evitare quando cambi il tuo stipendio in Euro
Ricevi 25 euro con il tuo primo cambio: CambiaValute.ch, il miglior cambio Franco Euro
Cambio EUR/CHF e CHF/EUR per aziende a privati al miglior tasso solo su cambiavalute.ch Presentaci una ditta e ricevi 500 CHF: cambiavalute.ch/promozioni/introduzione-aziende/