La BNS guarda al futuro tra stabilità, inflazione e moneta digitale

La Banca nazionale svizzera (BNS) si trova al centro di una fase cruciale della politica monetaria globale, in un contesto segnato da tensioni commerciali, sfide inflazionistiche e innovazioni tecnologiche senza precedenti. Durante un intervento presso la Banca centrale dell’Uzbekistan, il presidente della Direzione generale della BNS, Martin Schlegel, ha illustrato il mandato dell’istituto, le sue recenti decisioni di politica monetaria e la visione strategica verso le valute digitali di banca centrale (CBDC).
Un mandato fondato sulla stabilità dei prezzi
La missione principale della BNS, come stabilito dalla Costituzione federale (articolo 99) e dalla Legge sulla Banca nazionale, è garantire la stabilità dei prezzi, salvaguardando al tempo stesso l’equilibrio economico complessivo del Paese. La politica monetaria svizzera mira a mantenere l’inflazione su un livello positivo ma inferiore al 2%, agendo con uno sguardo rivolto al medio periodo. Schlegel ha sottolineato che questa impostazione, apparentemente prudente, è la chiave per assicurare la fiducia nella moneta e la competitività dell’economia elvetica. “La stabilità dei prezzi non è un obiettivo in sé, ma la condizione necessaria per una crescita sostenibile”, ha affermato.
Dalla crisi finanziaria all’inflazione post-pandemica
Negli anni successivi alla crisi finanziaria globale, la Svizzera ha dovuto affrontare un lungo periodo di inflazione debole o negativa. A ciò si è aggiunta la tendenza del franco ad apprezzarsi nei momenti di incertezza internazionale, un fenomeno che ha spesso messo sotto pressione l’export e il turismo. Per contrastare queste forze, la BNS ha adottato politiche espansive, riducendo il tasso guida fino in territorio negativo e intervenendo ripetutamente sul mercato dei cambi. Tali misure, per quanto eccezionali, hanno contribuito a preservare la stabilità del sistema finanziario e a evitare un’eccessiva deflazione.
Dopo la pandemia di Covid-19, tuttavia, lo scenario si è ribaltato: l’inflazione ha registrato un forte incremento, costringendo la banca centrale a rialzare i tassi di interesse e a vendere valuta estera. “L’inasprimento tempestivo della politica monetaria”, ha spiegato Schlegel, “ha impedito che l’aumento dei prezzi sfuggisse al controllo”. Oggi, come noto, l’inflazione si è attenuata, anche se restano incertezze legate al commercio globale.
CambiaValute.chLe tensioni commerciali con gli Stati Uniti
Il presidente della BNS ha dedicato una parte significativa del suo intervento alle politiche protezionistiche degli Stati Uniti, che hanno portato i dazi doganali ai livelli più alti degli ultimi cento anni. Sebbene solo una piccola parte delle esportazioni svizzere (circa il 4%) sia direttamente colpita, il rallentamento della domanda globale sta influenzando la crescita economica anche in Svizzera. Secondo le previsioni della BNS, il prodotto interno lordo dovrebbe aumentare dell’1–1,5% nel 2025, per poi rallentare intorno all’1% nel 2026. Alla sua ultima riunione, l’istituto ha deciso di mantenere il tasso guida allo 0%, ritenendo che l’inflazione possa risalire leggermente nei prossimi trimestri ma restare sotto controllo.
La moneta digitale nel futuro della BNS
Nella parte finale del suo intervento, Schlegel ha affrontato il tema dell’innovazione tecnologica nel sistema finanziario, presentando la strategia svizzera in materia di Central Bank Digital Currencies. La BNS distingue tra CBDC “retail”, destinate al pubblico, e CBDC “wholesale”, riservate agli operatori istituzionali. È su quest’ultima che si concentra la sperimentazione elvetica.
Il progetto Helvetia, portato avanti insieme a partner del settore bancario, esplora la possibilità di emettere una CBDC all’ingrosso collegata al sistema di pagamenti in tempo reale (SIC) tramite una piattaforma basata su Distributed Ledger Technology (DLT). Lo scopo è migliorare la sicurezza e l’efficienza delle transazioni tra istituzioni finanziarie, facilitando al tempo stesso la regolazione di asset tokenizzati.
Innovazione e prudenza: il doppio binario della BNS
Pur aprendosi alle tecnologie emergenti, la BNS mantiene una posizione prudente. Schlegel ha ricordato che la digitalizzazione non deve compromettere la fiducia nella moneta nazionale né la stabilità del sistema finanziario. “Il nostro compito è garantire che la moneta della banca centrale resti un ancoraggio di fiducia, anche in un mondo che cambia”, ha concluso.
In un momento in cui le banche centrali di tutto il mondo sperimentano nuove forme di denaro digitale, la Svizzera conferma così il proprio approccio tipicamente pragmatico: innovare senza destabilizzare, evolvere senza stravolgere.
Conclusione
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Fonti ufficiali (link utili)
- BNS – Economic Note (27 ottobre 2025): “How large is the impact of administered prices on inflation in Switzerland?” (snb.ch)
- SSRN (versione working paper) – sintesi e metodologia dello studio BNS. (SSRN)
- UST/FSO – CPI (metodologia e classificazioni) (BFS)
- Approfondimento su pesi e voci amministrate (analisi di mercato) (EFG)








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