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Frontalieri: rallentamento in Ticino, crescita nei Grigioni

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Frontalieri: rallentamento in Ticino, crescita nei Grigioni

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Nel terzo trimestre 2025 il Canton Ticino conta 79’812 lavoratori con permesso G: una variazione nulla su base annua (0,0%) e un +0,3% rispetto al trimestre precedente. Il quadro cantonale segnala quindi stabilizzazione dopo anni di espansione. A livello nazionale, invece, i frontalieri raggiungono circa 410’000 unità (+1,2% a/a). (BFS)

Fattori possibili

Fra le cause del rallentamento in Ticino vengono citati: l’adeguamento del salario minimo e la conseguente revisione dei differenziali retributivi; segnali di raffreddamento in comparti manifatturieri esposti; gli effetti fiscali del nuovo accordo sui frontalieri; e un parziale trasferimento di status da frontaliere a residente. Si tratta di ipotesi interpretative: i dati ufficiali confermano la tenuta del numero complessivo, ma non attribuiscono pesi quantitativi ai singoli fattori.

Ticino: stabilizzazione, non più crescita

Secondo l’Ufficio di statistica del Cantone (USTAT), i frontalieri rappresentano il 33,0% degli occupati secondo il concetto interno (media annua 2024). La struttura produttiva resta marcatamente terziaria: il 79,4% dei posti di lavoro è nel settore terziario (II trim. 2025). (Ticino)

Grigioni: nuovo record

Nei Grigioni a fine settembre si registra un nuovo massimo storico: 10’148 frontalieri, +350 rispetto al trimestre precedente. La regione del Maloja concentra la quota più elevata. (Gr.ch)

Distribuzione per Paese (quadro nazionale)

Nel complesso svizzero, la STAF evidenzia un aumento tendenziale e conferma la prevalenza dei flussi da Francia, Italia e Germania; il dettaglio percentuale aggiornatissimo è pubblicato nelle tabelle trimestrali dell’UST. (BFS)

Implicazioni e scenari

Per il Ticino, la crescita nulla dei frontalieri implica:

    • possibili tensioni di reperimento in alcuni mestieri se la domanda riparte;
    • maggiore integrazione di residenti e permessi diversi nei settori tradizionali;
    • attenzione agli effetti fiscali e sociali dei cambi di status (da G a residente).

Nei Grigioni, invece, la tendenza positiva riflette driver locali (turismo, costruzioni, servizi) e la prossimità geografica all’Italia.

In sintesi

Il fenomeno evolve con dinamiche divergenti per cantone: Ticino stabile, Grigioni in crescita; Svizzera ancora in aumento. Monitorare le serie STAF e gli indicatori cantonali resta essenziale per tarare politiche del lavoro, mobilità e formazione.

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Link utili:

Fonti:

    • UST/BFS – Statistica dei frontalieri (STAF), T3 2025 – Tabelle per cantone (Ticino 79’812, variazioni). (BFS)
    • UST/BFS – Comunicato STAF T3 2025 (totale nazionale ~410’000, +1,2% a/a). (BFS)
    • Canton Grigioni – Pagina statistica frontaliers (T3 2025 >10’140; dettaglio per regioni). (Gr.ch)
    • Swissinfo/RSI – ripresa mediatica dei dati Grigioni (10’148). (swissinfo.ch)
    • USTAT Ticino – Panorama statistico (quota frontalieri 33,0%; terziario 79,4%). (Ticino)

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