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Lugano's Plan ₿

Wallet Showdown: così si custodisce Bitcoin

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Wallet Showdown: così si custodisce Bitcoin

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L'evento finale del ciclo mensile di Accademia S₿AM ha visto protagonisti, al PoW.space di Lugano, i rappresentanti di Bitkey, BitVault, Elysium e Blockstream Jade, che hanno dibattuto su sicurezza, usabilità e futuro della self-custody.

Un pubblico numeroso e partecipativo ha affollato lunedì 28 aprile il PoW.space di Lugano - l'hub di innovazione sorto in Contrada di Sassello 8 nell'ambito del progetto Plan ₿ - per l'ultimo appuntamento del mese dedicato alla custodia di Bitcoin.

L'evento, intitolato "Wallet Showdown", ha concluso l’ennesimo ciclo formativo mensile gratuito di Accademia S₿AM che, dopo il successo della serie "Che cos'è e perché BTC?" svoltasi a marzo, ha dedicato aprile alle tecniche di custodia sicura degli asset digitali.

Un tema cruciale, di certo, esplorato sotto varie angolazioni nell’arco tutto il mese scorso, a partire da una lezione introduttiva, seguita da sessioni di approfondimento e workshop pratici, per concludere, appunto, con un evento speciale di confronto tra vari approcci. Un percorso educativo pensato, insomma, per accompagnare gradualmente i partecipanti dalla teoria all’operatività.

Un mese di formazione sulla self-custody

Il ciclo, iniziato il 14 aprile con un evento intitolato "Not Your Keys, Not Your Coins", ha ospitato Alessandro Sagli, product manager presso Blockstream, che ha introdotto i concetti fondamentali della self-custody di Bitcoin, spiegando l'importanza della seed phrase e le tecniche di custodia avanzate come i sistemi multisig e i vault. Successivamente, il 24 aprile, si è tenuto un workshop pratico presso la sala Plan ₿ Expo in via Motta 7A - con protagonista Alekos Filini, fondatore di TwentyTwo e creatore di Portal, un innovativo hardware wallet "mobile-native" - durante il quale i partecipanti hanno potuto toccare con mano i dispositivi e simulare transazioni reali.

Un ring virtuale per i wallet Bitcoin

Infine, quindi, l'evento del 28 aprile, presentato come un "Satoshi Ring", che ha visto i rappresentanti di diverse soluzioni di self-custody confrontarsi in un dibattito moderato - o meglio, arbitrato - dagli educatori e divulgatori Valerio Vaccaro e Mattia Carparelli. La serata è stata strutturata in due parti: nella prima, ciascun ospite ha presentato la propria soluzione tecnologica; nella seconda, i relatori si sono confrontati su temi trasversali legati alla custodia di Bitcoin.

A prendere la parola per primo è stato Francesco Madonna, fondatore di BitVault, che ha illustrato la sua "wallet solution" incentrata sulla combinazione di multisig e time-lock, paragonata a una cassaforte temporizzata con notifica segreta in caso di attività sospette. L'approccio in questione, in sostanza, mira a proteggere gli utenti da attacchi fisici e hacker, offrendo un sistema trustless basato su una configurazione 2-di-3 e un countdown configurabile che va da 2 ore a 15 giorni prima che una transazione sospetta venga effettivamente eseguita. È seguito l'intervento di Gianmarco Guazzo, co-founder e CTO di Elysium Labs, che ha presentato due prodotti: Elysium Wallet, un'app non-custodial per iOS e Android che supporta sia Bitcoin che stablecoin come Tether (USDT) su reti come Polygon e Liquid, e KARE (Key Access with Reusable Entropy), un sistema di autenticazione avanzato che elimina la necessità di salvare una seed phrase statica, generando la chiave privata on-demand al momento della firma della transazione.

Proseguendo, Leonardo Comandini ha parlato di Jade, l'hardware wallet di Blockstream ricco di molteplici features, illustrandone le caratteristiche distintive come il Virtual Secure Element (un'alternativa al Secure Element fisico presente in altri dispositivi), la natura completamente open source e la telecamera integrata che permette di comunicare tramite QR code in modalità air-gapped. Comandini ha anche presentato la nuova versione Jade Plus, con case in metallo e schermo più grande. Infine, Vincenzo Palazzo ha presentato Bitkey, un wallet, senza schermo, lanciato da Block - azienda del fondatore di Twitter, Jack Dorsey - di cui è stata evidenziata la facilità d'uso anche per utenti non tecnici. Bitkey lavora con un sistema 2-di-3 in cui una chiave sta nell'app, una nel dispositivo e una nei server di Block, consentendo il recupero in caso di smarrimento di uno dei fattori ma mantenendo il controllo nelle mani dell'utente.

Un confronto su quattro temi chiave

Nella seconda parte dell'evento, la “conversazione” ha stimolato un confronto su quattro argomenti centrali nel dibattito sulla custodia di Bitcoin.

Il primo tema riguardava l'equilibrio tra sicurezza e usabilità, con i relatori concordi nel ritenere che non esista una soluzione universale: ogni utente, è stato evidenziato senza sostanziali divergenze di veduta, ha esigenze diverse in base alla quantità di BTC posseduta e alla propria familiarità con la tecnologia. Francesco Madonna ha ulteriormente rimarcato la responsabilità degli sviluppatori nel guidare l'utente verso scelte compatibili con le sue esigenze, mentre Leonardo Comandini ha puntato sull'importanza di soluzioni modulabili che consentano di aumentare progressivamente la sicurezza e trovare il giusto compromesso. Dal canto suo, Palazzo ha invece sottolineato come il livello di esperienza necessario per un hardware wallet vari notevolmente e come la quantità di Bitcoin che una persona può permettersi di perdere muti nel tempo. Ha inoltre osservato che alcuni utenti potrebbero non preferire soluzioni completamente open source.

La discussione è poi passata all'onboarding dei nuovi utenti, momento in cui si è dibattuto se sia accettabile iniziare con soluzioni custodial per facilitare i primi passi. Mentre Madonna si è dichiarato contrario all'uso di wallet Lightning custodial anche come strumento educativo, ritenendo che insegnino "la lezione sbagliata", Guazzo ha rimarcato l’idea che tutto ciò che porta volumi su Bitcoin sia da considerare positivo, ribadendo che l’educazione rimane un tema centrale per rafforzare la consapevolezza degli utenti. Comandini, a sua volta, ha sottolineato la centralità del principio per cui le soluzioni sul mercato devono, soprattutto, garantire interoperabilità.

Sul tema dei modelli di business, poi, i relatori hanno condiviso approcci diversi: vendita di hardware nel caso di Jade, abbonamenti mensili per BitVault, e servizi aggiuntivi come carte prepagate o funzioni premium per Elysium Wallet e KARE. Infine, la discussione più animata ha riguardato il supporto alle stablecoin nei wallet Bitcoin. Madonna ha espresso una posizione netta contraria, perché ritiene che potrebbero rallentare l'adozione di Bitcoin come mezzo di scambio. Guazzo ha invece sostenuto una visione più pragmatica, sostenendo che le stablecoin possono fungere da ponte per avvicinare più persone all'ecosistema Bitcoin. Comandini, dal canto suo, ha invece suggerito un approccio intermedio, favorevole al supporto di stablecoin, ma solo su piattaforme native Bitcoin come Liquid Network. Infine, Vincenzo Palazzo ha sostenuto che se l’idea è di far diventare Bitcoin un sistema di micropagamento, le stablecoin sono il “next step”

Prossimi appuntamenti al PoW.space

Gli eventi dell'Accademia S₿AM, che proseguiranno lunedì 12 maggio, continuano a confermarsi un importante punto di riferimento per la comunità Bitcoin luganese e oltre, attirando partecipanti interessati ad approfondire vari aspetti dell'ecosistema connesso alla più nota valuta digitale al mondo nel quadro di un ambiente aperto e dinamico.

Per gli interessati a temi finanziari e imprenditoriali legati al mondo crypto e non, un ulteriore appuntamento al PoW.space è fissato per mercoledì 14 maggio, dalle 18:00 alle 19:30, con un evento gratuito intitolato "Costituzione di una società in Svizzera con criptovalute". L'incontro, che si svolgerà totalmente in italiano, vedrà la partecipazione del notaio Avv. Steven Flury e dei periti revisori Giuseppe Maternini e Carlo De Marchi di Savaudit SA. I relatori protagonisti della serata illustreranno gli aspetti pratici e normativi per costituire una società in Svizzera utilizzando asset digitali: dall'apporto in criptovalute alla contabilità, dalle normative vigenti alle best practice.

L'evento rappresenta un'opportunità preziosa sia per chi sta pensando di lanciare un progetto che includa gli asset digitali in qualunque forma o frangente, sia per chi vuole comprendere meglio le possibilità offerte dal quadro normativo svizzero. I posti sono limitati e la registrazione, gratuita ma obbligatoria, può essere effettuata attraverso la piattaforma Lu.ma.

Un confronto su quattro temi chiave

Nella seconda parte dell'evento, la “conversazione” ha stimolato un confronto su quattro argomenti centrali nel dibattito sulla custodia di Bitcoin.

Il primo tema riguardava l'equilibrio tra sicurezza e usabilità, con i relatori concordi nel ritenere che non esista una soluzione universale: ogni utente, è stato evidenziato senza sostanziali divergenze di veduta, ha esigenze diverse in base alla quantità di BTC posseduta e alla propria familiarità con la tecnologia. Francesco Madonna ha ulteriormente rimarcato la responsabilità degli sviluppatori nel guidare l'utente verso scelte compatibili con le sue esigenze, mentre Leonardo Comandini ha puntato sull'importanza di soluzioni modulabili che consentano di aumentare progressivamente la sicurezza e trovare il giusto compromesso. Dal canto suo, Palazzo ha invece sottolineato come il livello di esperienza necessario per un hardware wallet vari notevolmente e come la quantità di Bitcoin che una persona può permettersi di perdere muti nel tempo. Ha inoltre osservato che alcuni utenti potrebbero non preferire soluzioni completamente open source.

La discussione è poi passata all'onboarding dei nuovi utenti, momento in cui si è dibattuto se sia accettabile iniziare con soluzioni custodial per facilitare i primi passi. Mentre Madonna si è dichiarato contrario all'uso di wallet Lightning custodial anche come strumento educativo, ritenendo che insegnino "la lezione sbagliata", Guazzo ha rimarcato l’idea che tutto ciò che porta volumi su Bitcoin sia da considerare positivo, ribadendo che l’educazione rimane un tema centrale per rafforzare la consapevolezza degli utenti. Comandini, a sua volta, ha sottolineato la centralità del principio per cui le soluzioni sul mercato devono, soprattutto, garantire interoperabilità.

Sul tema dei modelli di business, poi, i relatori hanno condiviso approcci diversi: vendita di hardware nel caso di Jade, abbonamenti mensili per BitVault, e servizi aggiuntivi come carte prepagate o funzioni premium per Elysium Wallet e KARE. Infine, la discussione più animata ha riguardato il supporto alle stablecoin nei wallet Bitcoin. Madonna ha espresso una posizione netta contraria, perché ritiene che potrebbero rallentare l'adozione di Bitcoin come mezzo di scambio. Guazzo ha invece sostenuto una visione più pragmatica, sostenendo che le stablecoin possono fungere da ponte per avvicinare più persone all'ecosistema Bitcoin. Comandini, dal canto suo, ha invece suggerito un approccio intermedio, favorevole al supporto di stablecoin, ma solo su piattaforme native Bitcoin come Liquid Network. Infine, Vincenzo Palazzo ha sostenuto che se l’idea è di far diventare Bitcoin un sistema di micropagamento, le stablecoin sono il “next step”

Prossimi appuntamenti al PoW.space

Gli eventi dell'Accademia S₿AM, che proseguiranno lunedì 12 maggio, continuano a confermarsi un importante punto di riferimento per la comunità Bitcoin luganese e oltre, attirando partecipanti interessati ad approfondire vari aspetti dell'ecosistema connesso alla più nota valuta digitale al mondo nel quadro di un ambiente aperto e dinamico.

Per gli interessati a temi finanziari e imprenditoriali legati al mondo crypto e non, un ulteriore appuntamento al PoW.space è fissato per mercoledì 14 maggio, dalle 18:00 alle 19:30, con un evento gratuito intitolato "Costituzione di una società in Svizzera con criptovalute". L'incontro, che si svolgerà totalmente in italiano, vedrà la partecipazione del notaio Avv. Steven Flury e dei periti revisori Giuseppe Maternini e Carlo De Marchi di Savaudit SA. I relatori protagonisti della serata illustreranno gli aspetti pratici e normativi per costituire una società in Svizzera utilizzando asset digitali: dall'apporto in criptovalute alla contabilità, dalle normative vigenti alle best practice.

L'evento rappresenta un'opportunità preziosa sia per chi sta pensando di lanciare un progetto che includa gli asset digitali in qualunque forma o frangente, sia per chi vuole comprendere meglio le possibilità offerte dal quadro normativo svizzero. I posti sono limitati e la registrazione, gratuita ma obbligatoria, può essere effettuata attraverso la piattaforma Lu.ma.


Questo articolo è stato realizzato da Lugano's Plan ₿, non fa parte del contenuto redazionale.
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