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Il futuro dei social network tra privacy e divertimento

Le nuove sfide dei social tra la competizione per l’attenzione e la crescente richiesta di etica e privacy dagli utenti
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Le nuove sfide dei social tra la competizione per l’attenzione e la crescente richiesta di etica e privacy dagli utenti

LUGANO - Nell’ultimo Visionary Day promosso e organizzato da ated-ICT Ticino si è anche parlato di social network, in un webinar tra i più seguiti tenuto da Raffaella Pierpaoli, Head of Content and Social in intarget, che qui di seguito ci sintetizza alcuni elementi salienti del suo intervento, che è possibile rivedere qui.

Indubbiamente i social network ci informano e ci fanno divertire, ma lo fanno sapendo cosa ci piace grazie alle informazioni che acquisiscono su di noi e sul nostro comportamento

Parallelamente sta nascendo, dal consumatore, una richiesta di trasparenza ed etica per sapere come vengono usate queste informazioni. Quale ruolo vogliamo affidare ai social? Quante informazioni e quindi quanto potere siamo disposti ad affidar loro?

Non ci sono risposte facili a queste domande ma credo sia importante riflettere sulle potenzialità dei social senza dimenticarci dell'effetto che hanno sulle nostre vite e sulla società. Il lockdown ha aperto la strada a nuovi social, o meglio “anti-social”.

Secondo una ricerca di Global Web Index emerge che i giovani, con meno like e condivisioni, hanno portato i social a valutare l’efficacia dei contenuti secondo altri parametri: l’attenzione. Questa è la nuova sfida che investe i social network: come ottenere l’attenzione degli utenti perché, proprio il tempo su cui stiamo sui contenuti, si sta rivelando la moneta con cui “paghiamo” i social. Durante la pandemia sono emerse due tendenze: una forte crescita dei contenuti live e l’affermazione di TikTok.

Lo abbiamo visto tutti, durante il lockdown c’erano live di tutti i tipi, dai workshop alle dirette delle aziende. A questa tendenza non si è sottratta Twitch, piattaforma di streaming videoludico di proprietà di Amazon, che ha avuto crescite a doppia cifra. L’80 % degli utenti globali è di sesso maschile, pubblico molto interessante per i brand anche perché è difficile da raggiungere, con 159 milioni di utenti attivi al mese e solo in Svizzera 650mila.
TikTok è per eccellenza una piattaforma di divertimento ed è la novità di questo 2020. Non ci sono dati ufficiali sui singoli Paesi ma GWI ha rilevato - dal terzo trimestre del 2019 al secondo trimestre 2020 - crescite vertiginose: Europa +93% di nuovi iscritti, Nord America +123% e America Latina con +185% contando 800 milioni di utenti del mondo.

Caratteristiche dei social emergenti

Ma TikTok e Twitch più che essere competitor di social come Facebook o Instagram possono essere considerati concorrenti di Netflix perché il loro principale driver è il tempo spensierato. L’algoritmo che sceglie i contenuti che ciascuno di noi visualizza nel feed, non li propone scegliendoli sulla base delle relazioni instaurate con altri utenti, bensì sceglie i 

contenuti sulla base di quelli già guardati. Ecco perché possono essere considerati “anti-social”. In sostanza più utilizziamo TikTok, Twitch e anche Pinterest, più l’algoritmo indovina i nostri gusti. I Social cominciano a conoscerci attraverso le informazioni che rilasciamo in maniera consapevole, leggendo le didascalie o gli hashtag sotto le immagini o ascoltando e i suoni e il parlato dei video su cui ci soffermiamo. Infine, a questi dati, si aggiungono quelli chiamati di scenario: l'orario e il luogo da dove ci colleghiamo ma anche il modo in cui interagiamo, se esitiamo a passare da un video all’altro, se ci soffermiamo o se lo rivediamo. Non acquisiscono solo i dati che trasmettiamo, ma anche quando interagiamo con la app stessa.

Diventa quindi cruciale comprendere che nel momento in cui abbassiamo le nostre difese, magari divertendoci, non pensiamo abbastanza a cosa accade quando usiamo i social network. Questi ci hanno aperto opportunità infinite di connessione con altri utenti, di acquisizione della conoscenza. Nel lockdown ci hanno permesso di mantenere il contatto con il mondo e con i nostri affetti. Le aziende mantengono un dialogo con il proprio pubblico grazie a queste connessioni. I social sono un’entità meravigliosa ma dobbiamo essere consapevoli dell'effetto che hanno sulle nostre vite e sulla società. Ora, noi che li abbiamo creati dobbiamo anche regolarli, e salvarli. È necessario rendere questo sistema più sano, perché abbia una vita più lunga, mantenendo il bello che hanno saputo portare nella nostra quotidianità.
 


Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.

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