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Sono ancora troppo poche le donne protagoniste nell'universo della blockchain

Campagne e movimenti cercano di portare una sempre maggiore presenza femminile nel mondo degli Nft e delle criptovalute
Depositphotos (VitalikRadko)
Si punta a una maggiore presenza femminile legata alla blockchain.
Sono ancora troppo poche le donne protagoniste nell'universo della blockchain
Campagne e movimenti cercano di portare una sempre maggiore presenza femminile nel mondo degli Nft e delle criptovalute
LONDRA - Consentire l'accesso di 100mila donne e ragazze nel mondo delle criptovalute entro la fine del 2022. È l'obiettivo di Women Rise, campagna che sta per essere lanciata dall'artista e attivista di origini pakistane Maliha Abidi. La 25en...

LONDRA - Consentire l'accesso di 100mila donne e ragazze nel mondo delle criptovalute entro la fine del 2022. È l'obiettivo di Women Rise, campagna che sta per essere lanciata dall'artista e attivista di origini pakistane Maliha Abidi. La 25enne, con base nel Regno Unito, ha realizzato negli scorsi mesi il suo primo Nft e si è subito accorta che si tratta di un tipo di risorsa che può aiutare le donne impegnate nell'arte a raggiungere un pubblico più vasto.

Women Rise, spiega la Thomson Reuters Foundation, rientra in un più vasto movimento finalizzato a colmare il divario tra uomini e donne all'interno del movimento blockchain. Ma per Abidi non fu un colpo di fulmine: «Quando ho sentito parlare per la prima volta di blockchain, non pensavo che fosse per me. Ma ero attratta dall'arte e ho capito che gli artisti possono farne parte e che può essere uno spazio inclusivo per donne e persone di colore». Gli Nft offrono una possibilità «alle persone che non hanno avuto l'opportunità d'investire o vendere la loro arte in modo tradizionale». Nello stesso tempo, «le criptovalute e gli Nft sono un percorso verso l'indipendenza finanziaria, quindi è importante che le donne e le ragazze ne siano a conoscenza».

Il 2021 sta registrando un rapido aumento sia del numero d'investitori che optano per le criptovalute, sia per gli acquirenti delle opere d'arte digitali. Ma c'è un problema di scarsa rappresentatività: gli investitori sono in maggior parte uomini e bianchi, secondo un recente sondaggio realizzato da Cnbc e Acorn. Il divario di genere è addirittura maggiore rispetto a quello che si osserva in forme d'investimento più tradizionali (azioni, obbligazioni e fondi comuni).

Una tendenza confermata da un'attenta osservatrice di questo universo: «Il mondo delle criptovalute sembra rispecchiare il mondo della tecnologia e della finanza in termini di genere; ci sono donne, ma lo spazio è fortemente dominato dagli uomini», afferma Angela Walch, ricercatrice associata presso l'UCL Center for Blockchain Technologies di Londra. «Man mano che le criptovalute diventano più mainstream, è importante avere prospettive diverse nella creazione e nell'esecuzione dei sistemi in modo che possano essere prese decisioni migliori».

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