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ITALIADraghi e l'ipotesi delle dimissioni: lo scenario

13.07.22 - 09:50
Il "premier" italiano potrebbe salire al Quirinale se i 5 Stelle si asterranno dal voto di fiducia sul Decreto Aiuti
keystone-sda.ch (ANGELO CARCONI)
Draghi e l'ipotesi delle dimissioni: lo scenario
Il "premier" italiano potrebbe salire al Quirinale se i 5 Stelle si asterranno dal voto di fiducia sul Decreto Aiuti

ROMA - Palazzo Chigi e quelle fondamenta di argilla. Non si parla, ovviamente, dell'edificio che si affaccia sulla romana Piazza Colonna, ma dell'illustre "inquilino" che dal 1961 risiede tra le sue mura. Il governo italiano soffre di un'instabilità congenita. Le cifre non ne fanno segreto: sono 67 gli esecutivi che si sono succeduti dal 1946 a oggi. E l'ipotesi che a breve si possa arrivare a quota 68 sembra più che mai sul tavolo. Ma andiamo con ordine.

Qualcuno nei giorni scorsi l'aveva definita crisi «strisciante». Il Corriere della Sera ha scritto invece che «la crisi si vede ma non c'è». La questione ruota attorno al voto di domani al Senato sul Decreto Aiuti, sul quale sarà posta la fiducia, che il Movimento 5 Stelle sembra del tutto intenzionato a disertare; anche se la linea grillina ufficiale non è ancora stata comunicata. E se è vero che il Decreto potrebbe raggiungere la maggioranza a Palazzo Madama anche senza i voti pentastellati - grazie alla dote di schede garantita dalla scissione di Luigi Di Maio -, il "premier" italiano ha chiarito che non ci potrà essere alcun governo Draghi senza i 5 Stelle. E nessun Draghi bis.

Dimissioni immediate? Lo scenario
In altre parole, se l'esecutivo riesce a lavorare, continuerà a farlo. In caso contrario, tanti saluti. L'ex presidente della Banca Centrale Europea non intende proseguire a colpi di ultimatum. E per questo motivo le sue dimissioni sono un'ipotesi da non scartare. E, si legge su Repubblica, potrebbero essere immediate nell'eventualità del non voto "grillino" di domani. Lo scenario sarebbe a quel punto il seguente: il "premier" che sale al Colle per le dimissioni, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che gli chiede di verificare l'effettiva impossibilità di proseguire con il suo governo mediante un voto di fiducia e Draghi che si presenterebbe a quel punto di fronte al Parlamento con le dimissioni già firmate. Ma il foglio italiano non esclude a quel punto neanche l'ipotesi di un Draghi bis.

Lo scenario si farà più chiaro in ogni caso già nel corso delle prossime ore. Il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte ha convocato per questa mattina il Consiglio Nazionale in cui sarà stabilita una linea ufficiale da tenere. Dopodiché, l'ex presidente del Consiglio parlerà alla stampa. E a quel punto, se dovesse essere annunciata la volontà di votare a favore del Decreto aiuti, la crisi sarebbe disinnescata.

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