Lo riferisce il Wall Street Journal. L'intesa informale sarebbe volta a contrastare le pressioni commerciali di Pechino.
WASHINGTON - Nonostante sia ormai in scadenza, l'amministrazione Trump vorrebbe creare un'alleanza informale tra nazioni occidentali per contrattaccare la Cina quando impiega i suoi poteri commerciali per fare pressioni su altri Paesi, ad esempio quando ne boicotta le importazioni, come successo con l'Australia dopo che aveva chiesto un'indagine sulle origini del Covid-19.
Secondo Washington, le nazioni alleate dovrebbero acquistare le merci dei Paesi colpiti o prevedere delle compensazioni, oppure introdurre tariffe contro Pechino per compensare la quota commerciale perduta. Lo scrive il Wall Street Journal.
L'amministrazione americana sta valutando anche di allargare il suo bando all'importazione di prodotti dalla regione cinese dello Xinjiang, dove viene sfruttato il lavoro forzato, e di aggiungere alla lista nera del Dipartimento del commercio altre società del Dragone, compresa la compagnia produttrice di chip Semiconductor Manufacturing International Corp (Smic), già sottoposta a forti restrizioni quando acquista da aziende americane.
Gli alti dirigenti americani che stanno premendo per le nuove misure riconoscono l'esistenza di vari ostacoli, tra cui l'imminente scadenza dell'amministrazione Trump e la possibile resistenza di alcune nazioni che dipendono dal commercio cinese o che temono l'impatto delle tariffe sui consumatori interni. Ma riferiscono che stanno contattando alcune democrazie occidentali, anche se non dicono quali.