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Comunione d'intenti «nel nome della democrazia» fra Xi Jinping e Putin che inaugurano un nuovo gasdotto verso Est
PECHINO - Una lettera firmata a quattro mani, quella stesa da Vladimir Putin e Xi Jinping durante il loro summit cinese, e diretta ai leder occidentali «affinché abbandonino il loro approccio ideologizzato da guerra fredda».
Un appello, questo, che arriva in un momento di massima tensione fra i due blocchi per la questione Ucraina e anche riguardo alle Olimpiadi invernali di Pechino.
La parte centrale delle critiche riguardano l'impegno militare: quello della Nato in Europa orientale e Ucraina, ma anche quello dell'accordo Aukus nell'Oceano Pacifico. Non manca una frecciatina alle strategie commerciali degli Stati Uniti, da tempo ai ferri corti con Pechino.
«Stiamo lavorando assieme per creare un vero multilateralismo», ha spiegato Xi, «difendere il vero spirito della democrazia è l'unico modo per unire il mondo di fronte alle emergenze, difendendo l'uguaglianza».
Un nuovo gasdotto connetterà Russia e Cina e, nei prossimi 30 anni, rifornirà la Repubblica Popolare di gas naturale. A darne notizia, in esclusiva, è l'agenzia stampa Reuters. L'accordo, siglato oggi durante il vertice, prevede che il gas inizi a scorrere già entro 3 anni, raggiungendo il picco entro il 2026.
