Cerca e trova immobili
Ci vivono appena 1700 anime. Solo nella giornata di ieri si sono registrati 10.256 arrivi. E intanto arriva l'esercito
VIENNA - Fino a ieri Nickelsdorf era un anonimo paesino austriaco. Appena 1700 abitanti. Un'oasi di tranquillità. Da oggi è sulle prime pagine di tutti i giornali. Al valico di Nickelsdorf solo nella giornata di ieri si sono registrati 10.256 arrivi di nuovi profughi.
Il governo austriaco ha deciso l'invio dell'esercito, in supporto della polizia che sta già operando lungo il confine con l'Ungheria. Come ha ribadito il cancelliere Werner Faymann, il diritto di chiedere asilo non è messo in discussione.
Nonostante il controllo delle frontiere, il flusso migratorio dei profughi prosegue. La terra promessa? La Germania. Le autorità austriache hanno contato migliaia di persone che, a partire dalla scorsa mezzanotte, hanno attraversato il confine a Nickelsdorf provenienti dall’Ungheria. Il piccolo valico di frontiera, lungo l’autostrada A4, è stato temporaneamente bloccato in entrambe le direzioni dalla polizia.
I collegamenti ferroviari tra Austria e Germania sono stati ripristinati questa mattina. La tratta tra Salisburgo e Monaco è però rimasta interrotta, perché molta gente si trovava sui binari. Anche l’Austria, come la Germania, ha deciso di aumentare i controlli alle sue frontiere.
Anche Olanda ripristina controlli alle frontiere - Dopo la Germania, l'Austria e la Slovacchia, anche l'Olanda annuncia il ripristino del controllo alle sue frontiere nelle prossime ore di fronte all'ondata di migranti e di profughi. Lo ha annunciato a Bruxelles il ministro dell'Interno Klaas Dijkhoff.
"Faremo come la Germania, ripristineremo controlli provvisori ai confini, come ci autorizza Schengen", ha aggiunto il ministro.
Pattuglie della polizia cominceranno a circolare lungo le frontiere con il Belgio e la Germania tra poche ore, ha annunciato. "E un modo per capire rapidamente se la corrente di migranti si sposta verso l'Olanda" ha detto Dijkhoff.
