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ITALIACosa cambia con XE? Ricciardi: «Con due dosi non si è praticamente vaccinati»

04.04.22 - 15:30
La sotto-variante individuata nel Regno Unito «non sembra più letale per il momento, sembra più contagiosa»
keystone-sda.ch (Brett Phibbs)
Immagine di archivio.
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Cosa cambia con XE? Ricciardi: «Con due dosi non si è praticamente vaccinati»
La sotto-variante individuata nel Regno Unito «non sembra più letale per il momento, sembra più contagiosa»

ROMA - Alla luce di XE, la nuova sottovariante di Omicron, «una persona che oggi ha due dosi non è praticamente vaccinata». Lo ha dichiarato alla trasmissione di Rai 3 "Agorà" Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute italiano. «Questa malattia non dà un'immunità permanente, anche un soggetto guarito può reinfettarsi. Fino al 4% delle persone si reinfetta e cominciano a esserci soggetti che si reinfettano più di due volte».

C'è ancora molto da scoprire su XE dopo la sua individuazione nel Regno Unito, area che parzialmente «agevola la formazione di varianti anche perché dal 24 febbraio non ha alcuna restrizione». In base a quello che si sa, si può affermare che «la nuova variante non sembra più letale per il momento, sembra più contagiosa e questo è preoccupante perché genera un contagio enorme con il coinvolgimento di cittadini e anche operatori sanitari».

Più che le conseguenze dirette del contagio causato dal virus, Ricciardi teme le ripercussioni sull'intero sistema sanitario. Sempre guardando a quanto accade nel Regno Unito: «In questo momento si aspettano 20 ore per un’ambulanza, non riescono a dare risposte né in emergenza né in elezione. L’attesa per un intervento chirurgico in elezione è 10 anni».

Si va verso la fine delle restrizioni anti-Covid, ma ciò non significa che il virus è sconfitto, secondo Ricciardi: «Ci dobbiamo preparare mentalmente a una battaglia di lunga durata che non finisce con l'emergenza giuridica: vaccinazioni, Green pass, mascherine e comportamenti saggi vanno tenuti»

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