Il Gruppo PLR interroga il Governo e chiede di fare il punto sulla rarefazione dell'offerta di determinati medicamenti
BELLINZONA - In Ticino, così come anche in altri paesi, mancano farmaci. Oltre ad alcune strozzature nei processi produttivi, viene fatto notare in un'interrogazione inoltrata a nome del Gruppo PLR (con primo firmatario Alessandro Speziali) una parte considerevole della produzione si è trasferita in Asia (Cina e India in particolare, per vantaggi competitivi nel costo del lavoro).
«Il problema - sottolinea l'interrogazione - non è né astratto né lontano, poiché anche in Ticino abbiamo notato la rarefazione dell’offerta di determinati farmaci, spesso di uso comune in molte famiglie con bambini, ad esempio».
Il rischio concreto, viene fatto notare, potrebbe essere quello di dover sostituire alcuni medicamenti con altre varianti più costose. Come se non bastasse vi sono anche medicamenti «d’importanza vitale» che scarseggiano. Una situazione, questa, che colpisce le farmacie, gli studi medici e gli ospedali, «creando non poche difficoltà nell’evitare che tutto ciò abbia un impatto sui pazienti».
Sulla base di queste considerazioni, al Consiglio di Stato vengono posti i seguenti interrogativi:
speriamo non finisce ancora col aumentare la cassa malati...Mhaaa staremo a vedere speriamo che comunque si riforniscano da qualche parte in ogni caso per i farmaci di prima necessita e che non si fanno fr.....re a comprarli a prezzi stratorlsferici da un altra parte..per poi addossarci la spesa a tutta la popolazione....speriamo in bene