Lega Nord all'attacco: chiede al Governo italiano di fare dietrofront sul nuovo regime fiscale
ROMA - Basta baratti consumati sulla pelle degli «oltre 60 mila frontalieri». La Lega Nord ha presentato due mozioni identiche, una alla Camera e una al Senato, per chiedere al governo italiano di fare dietrofront sul nuovo regime fiscale che "penalizza" questi lavoratori arrivando a rappresentare, secondo le stime del Carroccio, un peso in termini di tasse pari a 3mila euro in più a testa. L'obiettivo ora è che anche le altre forze politiche, a partire dal Partito democratico - come osserva Umberto Bossi - sottoscrivano le richieste avanzate dalla Lega.
L'accordo stretto tra Roma e Berna, sottolinea il senatore della Lega Nord Jonny Crosio, «pone fine al meccanismo del ristorno ai comuni di frontiera nonché prevede la doppia tassazione per i lavoratori, che si ritrovano a pagare le tasse sui redditi per il 70% in Svizzera e per il 30% in Italia». Insomma, una vera e propria "stangata".
Questo «è stato un baratto: Renzi - dice il deputato del Carroccio Nicola Molteni - ha svenduto i frontalieri italiani per il rientro dei capitali. E ora al governo, chiediamo chiarezza e garanzie». Anche perché, chiosa Bossi, «oggi i soldi vanno a Roma e poi dovrebbero tornare ai comuni. Ma sappiamo come funziona...».
VIDEO > #CANDIANI, #RENZI HA SVENDUTO I #FRONTALIERI PER IL RIENTRO DEI CAPITALI DALLA #SVIZZERAQuesto "e' stato un baratto: Renzi ha svenduto i frontalieri italiani per il rientro dei capitali. E ora al governo, chiediamo chiarezza e garanzie".
Pubblicato da Stefano Candiani - Lega Nord su Martedì 9 febbraio 2016