Cerca e trova immobili
CANTONE

Antonini condannato solo per falsità in documenti

Una pena pecuniaria (sospesa) per l'ex comandante delle Guardie di confine. Cadute le altre accuse
Tipress (foto d'archivio)
Il Tribunale militare si è riunito da ieri a Locarno.
Antonini condannato solo per falsità in documenti
Una pena pecuniaria (sospesa) per l'ex comandante delle Guardie di confine. Cadute le altre accuse
LOCARNO - Colpevoli sì, ma solo di una parte dei reati di cui erano accusati. L'ex comandante delle Guardie di confine Mauro Antonini e l'ex capo dello stato maggiore della Regione Ticino sono stati condannati oggi dal Tribunale militare,...

LOCARNO - Colpevoli sì, ma solo di una parte dei reati di cui erano accusati. L'ex comandante delle Guardie di confine Mauro Antonini e l'ex capo dello stato maggiore della Regione Ticino sono stati condannati oggi dal Tribunale militare, riunito a Locarno.

L'ex comandante, riferisce questa sera la RSI, è stato riconosciuto colpevole di falsità in documenti. Per il secondo invece sono state confermate le accuse di gestione infedele e reiterata falsità in documenti e di appropriazione indebita.

La Corte presieduta dal colonnello Mario Bazzi ha condannato Antonini a una pena pecuniaria - 30 aliquote giornaliere da 180 franchi, sospese con la condizionale per due anni - e una multa di 1'000 franchi. Per l'ex capo dello stato maggiore invece è stata decisa una pena di 60 aliquote giornaliere da 185 franchi - anch'esse sospese per due anni - e una multa di 2'000 franchi.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE