Il comasco residente in Svizzera si era aggiudicato con l’intimidazione gli immobili messi all’asta in seguito al fallimento della sua società di costruzioni
PORLEZZA - Era finito agli arresti domiciliari per essersi aggiudicato, intimidendo gli interessati con pressioni e minacce, gli immobili messi all’asta in seguito al fallimento della società di costruzioni di cui era proprietario. Ma frequentava bar, ristoranti e banche.
Il comasco residente in Svizzera - come riferisce la Guardia di Finanza - è quindi finito nuovamente in carcere.
L’uomo ha violato gli arresti domiciliari (a Porlezza) con la scusa di dover eseguire delle visite mediche e ora è tornato dietro le sbarre.