Il commento di un collega: «Severi quando serve, ma dobbiamo mantenere la calma»
LUGANO - Ha raccolto più consensi che critiche, almeno tra i lettori, il gesto dell'autista dell'Autopostale di Berna che martedì sera, esasperato dagli insulti di un passeggero, ha reagito colpendolo con un calcio. Eppure, tra le poche critiche che si possono individuare, si è fatta notare quella di un collega dell'autista, che siede alla guida dei bus da oltre 10 anni.
«Il nostro è un mestiere difficile a volte, ne capitano di tutti i colori», ci racconta V., che guida gli Autopostali nel Canton Grigioni. Episodi come quello di Berna lui ne ha visti diversi: «Mi è capitato di tutto. Una volta alcuni ragazzini hanno dato fuoco a un sedile. Mi sono spaventato molto. Ma alla fine abbiamo individuato il colpevole che è stato costretto a pulire e i suoi genitori hanno pagato i danni».
Di aneddoti del genere V., nel corso degli anni, ne ha raccolti a bizzeffe: «Capitano anche i bulletti. Ce n'è uno ultimamente... lo tengo d'occhio. Quando arrivo e lui è fuori ad aspettare con altri suoi compagni fa sempre il gesto di buttarmi qualcuno sotto il bus. Ieri, addirittura, si è messo a far esplodere dei petardi a bordo. L'ho fatto scendere immediatamente e si è dovuto fare 4 chilometri a piedi».
Nonostante questo l'autista afferma di non aver mai perso realmente la calma: «Spesso si tratta di ragazzi, a volte anche molto giovani. Credo che ci voglia il polso duro, ma non bisogna mai arrivare alle mani. Essere severi, però, può servire loro da lezione».
Ma anche gli adulti non scherzano: «C'era una coppia che saliva con cani e gatti, tutti sporchi - ricorda -. Alla fine si è dovuto chiedere l'intervento del Comune che ha intimato loro di non portare più a bordo animali in quelle condizioni. Per non parlare di chi si arrabbia perché la corsa è in ritardo. Io chiedo sempre scusa, anche se non è colpa mia. A volte se c'è qualcuno in ritardo premo un po' di più sull'acceleratore. Cerco di fargli vedere che non mi disinteresso del suo problema. Faccio il possibile per accontentare tutti e se mi fanno arrabbiare rispondo con un sorriso».