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LUGANOTruffati i Frati minori per 20 milioni

25.11.15 - 12:03
L’ordine per le perquisizioni è partito dalla procura di Lugano
Truffati i Frati minori per 20 milioni
L’ordine per le perquisizioni è partito dalla procura di Lugano

LUGANO - La polizia svizzera - riferisce l'agenzia Ansa - per ordine della procura di Lugano, sta perquisendo in territorio elvetico abitazioni e uffici di un broker finanziario accusato di una truffa di 20 milioni di euro, ai danni dell'Ordine dei Frati minori francescani.

Attività investigative legate alla stessa vicenda sono in corso anche in Italia da parte della Guardia di Finanza.

Secondo quanto riferisce l'Ansa, che ha contattato fonti in Svizzera, la denuncia è stata presentata a Lugano dalla Curia Generale dei Frati minori francescani e la Procura di Lugano ha disposto le perquisizioni. Analoga denuncia è stata presentata anche a Roma e Milano.

Il broker avrebbe ricevuto, nel tempo, dall'ex economo dell'Ordine dei frati minori somme fino a 20 milioni di euro, per investirle in Svizzera a tassi di interesse - aveva assicurato - non inferiore al 12 per cento.

Il broker avrebbe corrisposto inizialmente alcune somme corrispondenti agli interessi, poi - secondo la denuncia dei francescani - non avrebbe restituito né capitale, né interessi, determinando in tal modo l'ammanco nella cassa dell'Ordine dei frati minori.

Sulla vicenda indaga anche la procura di Milano, che ha dato incarico alla Guardia di Finanza di perquisire la società Anycon, riconducibile a Rossi, e le abitazioni di alcuni frati, per ricercare documenti. Le perquisizioni sono in corso a Milano e in altre città italiane.

I pubblici ministeri milanesi Scudieri, Mieli e Spadaro hanno iscritto alcune persone nel registro degli indagati, tra le quali lo stesso broker Leonida Rossi per abusivo esercizio dell'attività finanziaria, e l'ex economo dell'Ordine francescano, il frate Giancarlo Lati, accusato di appropriazione indebita. Quest'ultimo, peraltro, non avrebbe tratto beneficio personale dalla vicenda, ma avrebbe impiegato i fondi della cassa dell'Ordine secondo modalità non autorizzate.

Sono frutto di lasciti e donazioni e anche affitti di immobili i 20 milioni, parte offesa nell'indagine aperta dalla Procura di Milano nella quale sono indagati il broker finanziario svizzero Leonida Rossi e altre persone, tra cui alcuni religiosi e, in particolare, l'ex economo dello stesso ordine, il frate Giancarlo Lati.

Da quanto si è saputo i pubblici ministeri (pm) milanesi Sergio Spadaro, Adriano Scudieri e Alessia Miele, che stanno lavorando in "tandem" con i colleghi elvetici, tramite i documenti che stanno raccogliendo con le perquisizioni di oggi della Guardia della finanza, puntano a ricostruire i movimenti di tutti quei soldi - gran parte del patrimonio dei religiosi - usciti dalle casse dell'Ordine e come e dove sarebbero stati investiti.

I reati contestati a vario titolo, a partire da 7/8 anni fa, al momento sono truffa e appropriazione indebita.

Della vicenda, di cui "anche il Papa" sarebbe venuto a conoscenza, ne aveva parlato Panorama nel dicembre dell'anno scorso. Secondo il settimanale gli investimenti, su cui i pm intendono fare luce, risalirebbero al periodo in cui José Rodriguez Carballo, oggi segretario della Congregazione per i religiosi, era al vertice dei Frati minori. Tali investimenti, probabilmente spericolati, avrebbero messo in ginocchio l'ordine, presente in 110 Paesi e organizzato in 103 Province, "tanto da costringere - scriveva Panorama - il nuovo ministro generale, padre Michael Perry a recarsi negli Stati Uniti e in altre province a chiedere una colletta per aiutare la Curia generalizia".

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