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CANTONEImportavano droga dal Sudamerica. Una delle rotte era il Ticino

21.10.14 - 14:54
Scoperti oltre venti traffici di cocaina, per un totale di 231 kg effettuati dall'organizzazione criminale
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Importavano droga dal Sudamerica. Una delle rotte era il Ticino
Scoperti oltre venti traffici di cocaina, per un totale di 231 kg effettuati dall'organizzazione criminale

LUGANO - Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha rinviato a giudizio quattro presunti capi di una organizzazione criminale internazionale con base in Bolivia attiva anche in Svizzera e nel canton Ticino e dedita a "ingenti traffici" di cocaina dal Sud America verso l'Europa. I quattro - uno svizzero, due italiani e un boliviano - saranno processati dal Tribunale penale federale di Bellinzona.

La Procura federale li accusa di organizzazione criminale, infrazione aggravata alla legge federale sugli stupefacenti, infrazione aggravata alla legge federale sul materiale bellico, riciclaggio di denaro ed altri reati, si legge in una nota diramata oggi dall'MPC.

Concretamente i quattro avrebbero importato grossi quantitativi di droga dal Sud America verso l'Europa, in particolare verso la Svizzera, l'Italia e la Spagna. Secondo le ricostruzioni della Procura federale, questi traffici sono stati effettuati per lungo tempo secondo lo stesso modus operandi, sulle medesime rotte aeree e facendo capo a diversi corrieri assoldati in Brasile, ai quali venivano affidate valigie nel cui sottofondo era occultata la sostanza stupefacente.

Alcuni dei corrieri sono già stati condannati nell'ambito di procedimenti penali cantonali ed esteri. L'MPC, coadiuvato dalla Polizia giudiziaria federale, ha concentrato le sue indagini sui vertici dell'organizzazione, mettendo in correlazione le proprie attività d'indagine con quelle promosse dalle altre autorità penali, del Cantone Ticino ed estere. È stato così possibile fare luce su "oltre venti traffici di stupefacenti del tipo cocaina, per un totale di 231 kg effettuati dall'organizzazione criminale", si legge nel comunicato.

In totale 11 persone, una delle quali è nel frattempo morta, sono state coinvolte nell'indagine dell'MPC, avviata nel 2009. Nel 2012 due sono state condannate a pene detentive di rispettivamente quattro anni e mezzo e due anni con la condizionale, un'altra a una pena pecuniaria.

Una quarta persona, la cui posizione processuale in corso di procedura è stata delegata alle autorità penali del Ticino, è già stata anch'essa condannata. Nei confronti di una quinta, già oggetto di due condanne all'estero (una di 19 anni, l'altra di 19 anni e quattro mesi di reclusione), il procedimento è stato invece abbandonato: l'MPC ha tuttavia ordinato la confisca dei suoi beni. Infine, il procedimento condotto nei confronti di una persona ritenuta essere al vertice dell'organizzazione criminale, residente in Bolivia, ma al momento irreperibile, ha dovuto essere sospeso.

ATS 

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