Drastica diminuzione delle gare d'appalto. Gli impresari costruttori: «Abbiate coraggio nel continuare ad investire»
LUGANO - Il numero medio di appalti pubblicati sul Foglio Ufficiale del Cantone Ticino è in continua diminuzione. I numeri parlano chiaro: si è passati in pochi anni da valori superiori alle 3 gare di appalto a settimana a 2.52 nel 2022 e a 1.58 nei primi tre mesi del 2023.
«Non fatevi abbagliare dai falsi risparmi» - Una tendenza, questa, che preoccupa molto gli impresari costruttori ticinesi. Da qui la reazione della Società svizzera impresari costruttori Sezione Ticino che invita «con fermezza i committenti pubblici a non farsi abbagliare dai falsi risparmi sugli interventi di manutenzione e di miglioramento del loro patrimonio immobiliare».
«Abbiate coraggio nel continuare ad investire» - Questo segnale d’allarme, la SSIC Sezione Ticino lo aveva già lanciato verso la fine del 2021. Analizzando il numero e l’importo delle licenze di costruzione rilasciate in Ticino negli ultimi mesi si noterebbe come l’attività edilizia si stia focalizzando su «interventi di modesta entità e che riguardano in gran parte gli artigiani edili che rientrano nei settori dei risanamenti e dell’uso di energia rinnovabile per gli edifici». «Le opere da capomastro scarseggiano sempre più. Il generale alto grado di incertezza globale degli ultimi anni e l’aumento significativo dei tassi d’interesse, con gli avvenimenti delle ultime settimane legate al Credit Suisse che non hanno di certo aiutato, rappresentano difficoltà in più per gli investitori privati», viene aggiunto.
La SICC lancia un appello: «Abbiate coraggio nel continuare ad investire. Non è questo il momento di frenare la leva economica degli investimenti e ritardare interventi di manutenzione corrente o di rinnovamento delle infrastrutture sono dei falsi risparmi perché poi si cade inevitabilmente nella spirale degli interventi d’urgenza o addirittura radicali, molto più onerosi rispetto alla corretta manutenzione».
ma chi deve investire? il Ticinese che non ha il diritto di lavorare e quindi nemmeno soldi da spendere. qui si vuole che l'economia gira ma si vuole far lavorare solo i frontalieri. C'è qualcosa che non quadra. ma fidatevi sarà sempre peggio. più che investire direi che si vende per andare verso altri lidi. Desertificazione del Ticino e solo pendolari che faranno avanti e indietro.
La mafia investe alla grande, loro non conoscono crisi, anzi, in periodi di crisi questi fanno ancora più affari.
Coraggio nello sperperare denaro pubblico del Cantone? No grazie. Meglio una riduzione delle tasse cantonali visto come siamo messi in questo Cantone. La diminuzione del personale in esubero "che non si trova in Ticino" che lavora nelle ditte di costruzione contribuirà anche ad alleggerire il traffico. Certo se si facesse di piu per avere personale residente (quindi frontalieri che si spostano a vivere qui), il discorso sarebbe ben diverso...pagando le tasse e usando i soldi in Ticino, i soldi del Cantone tornerebbero completamente nell'economia cantonale. Questi sarebbero investimenti veri a vantaggio di tutti.
continuare ad investire sui frontalieri!!
continuare ad investire x garantire le solite imprese che gestiscono il tutto con personale unicamente non residente..
Ci sono ditte che sostengono i partiti in cambio lavori, almeno, si presume, ci vogliono le prove ma si sa che a provare ad andare contro il sistema è un po’ come andare contro ad un muro. Diciamo che c’è la percezione che ma poi no dai, non può essere😂😂😂
O forse prima si esagerava?
E certo che la SICC non investe sicuramente i suoi soldi... solamente Bla bla bla.....