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Il Care Team Ticino termina l’anno con 104 interventi, un record assoluto.
«Abbiamo registrato dei suicidi anche nei mesi estivi, prima accadeva raramente», osserva il caposervizio Massimo Binsacca.
BELLINZONA - Lavorano nella sofferenza. E si confrontano «per il 90% dei casi con dei decessi». Sono i volontari del Care Team Ticino, che offre un aiuto psicosociale d’urgenza a chi ha subito una tragedia improvvisa o assistito a un evento traumatico.
Quest’anno i care giver sono intervenuti ben 104 volte, segnando un record assoluto e un +30% rispetto al 2021. In salita, in particolare, suicidi e decessi improvvisi in casa.
Il periodo più carico di interventi è di norma quello estivo, «semplicemente perché la gente esce di frequente e si verificano più incidenti», spiega a Tio/20minuti Massimo Binsacca, coordinatore e caposervizio del Care Team Ticino. «Quest’anno abbiamo inoltre registrato dei casi di suicidio anche nei mesi estivi, cosa che prima accadeva raramente».
Il peggio? «Morti bianche e suicidi di minori» - Per essere la spalla di chi ha subito un trauma bisogna essere forti, certo, ma, ammette Binsacca, a volte può essere dura. «Vediamo di tutto», racconta, «ma le situazioni più difficili a livello emozionale sono quelle in cui è un bambino ad aver perso la vita, come nel caso delle morti bianche, o un giovane, soprattutto quando si tratta di suicidio. Avere a che fare con un genitore che ha perso il figlio non è evidente».
Psiche sotto pressione - Ci sono poi delle settimane più pesanti di altre. «Quest’anno il picco è stato raggiunto in luglio, quando siamo arrivati a sei interventi in una settimana. I care giver non sapevano più dove sbattere la testa». Si fa però il possibile perché la salute mentale di chi assiste le vittime non ne risenta, assicura il caposervizio: «Io e il coordinatore di picchetto seguiamo i volontari in maniera continua. Una volta al mese chi ha partecipato a degli interventi viene inoltre sottoposto a una supervisione con una psicologa».
Dal bicchiere d'acqua alle onoranze funebri - Ma cosa fa, nel concreto, il Care Team? «Rispondiamo ai bisogni primari delle vittime come fame, sete e freddo e diamo loro informazioni verificate sull’accaduto, perché siamo in stretto contatto con gli enti di primo intervento. Cerchiamo inoltre di proteggerle dai media, che talvolta nella ricerca di informazioni mancano di delicatezza. Ci mettiamo all’ascolto delle persone, cerchiamo di guidarle nell’elaborazione del lutto e le aiutiamo con le onoranze funebri».
Oltre l'immediato - L’operato del Care Team Ticino non si ferma però necessariamente all’intervento d’urgenza. «Fino a sette giorni dall’evento possiamo garantire il nostro supporto. Capita che dopo i fatti una persona non dorma per qualche notte e chieda il nostro aiuto», conclude Binsacca.
Gli interventi del Care Team: come e quando
Il Care Team Ticino è attivo 365 giorni l’anno, giorno e notte, conta su una cinquantina di volontari in tutto ed è organizzato con picchetti da due persone alla settimana. Entra in azione dietro richiesta della polizia e dei soccorritori e unicamente quando le vittime lo desiderano.
