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LUGANOConferenza sull'Ucraina, la protesta del Comitato contro la guerra

03.07.22 - 10:28
Lanciato un appello per una manifestazione di opposizione che si svolgerà domani sera alle 17:30 in piazza Dante.
TiPress
Manifestazione sindacale del 1. maggio. Nella foto un momento durante la manifestazione contro la guerra in Ucraina.
Manifestazione sindacale del 1. maggio. Nella foto un momento durante la manifestazione contro la guerra in Ucraina.
Conferenza sull'Ucraina, la protesta del Comitato contro la guerra
Lanciato un appello per una manifestazione di opposizione che si svolgerà domani sera alle 17:30 in piazza Dante.

LUGANO - La conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina è ormai alle porte, ma le critiche non si placano. Il Comitato contro la guerra in Ucraina, in solidarietà con la popolazione ucraina e con gli oppositori di Putin in Russia ha lanciato l’appello per una manifestazione di protesta domani alle 17.30 in piazza Dante a Lugano sotto lo slogan: «Per la ricostruzione di un’Ucraina democratica, indipendente, pluralista e sociale».

Il movimento rimprovera ai partecipanti della conferenza di cercare solo «nuove occasioni per investire e fare profitti - sostiene l'organizzazione attraverso un comunicato stampa - Le enormi ricchezze dell’Ucraina, come le sue materie prime e le sue terre particolarmente fertili, non sono estranee a questo interesse. L’occasione data dalla guerra in corso e dalla ricostruzione, che prima o poi avverrà, hanno dato un’accelerazione a questi appetiti»

Solo l'Ucriana decide il suo futuro - La speranza del comitato è quella di sensibilizzare sui pericoli che questa conferenza possano portare per l’autodeterminazione del paese guidato da Zelensky. «Un’altra Ucraina è possibile, diversa da quella che i potenti del mondo e le loro istituzioni discuteranno a Lugano il 4 e 5 luglio. Sosteniamo il popolo ucraino a decidere il suo futuro mettendo in primo piano i propri bisogni economici, sociali e culturali» precisa il movimento. «Da parte sua la popolazione ucraina sta dimostrando giorno dopo giorno di avere delle capacità organizzative notevoli e molto efficaci. Dall’inizio dell’aggressione dell’esercito russo, la società civile si è mobilitata nella difesa del territorio, delle infrastrutture, delle città e dei paesi, nella difesa dei più deboli, nel mantenimento della speranza e della ineluttabile ricostruzione del Paese. Questa forza collettiva deve indicare in modo inequivocabile chi dovrà occupare un ruolo centrale, chi dovrà indicare bisogni e modalità della ricostruzione e prendere le decisioni necessarie» conclude il comunicato stampa.

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