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CANTONE / CONFINEI ticinesi prendono d'assalto le corsie dei supermercati d'oltre confine

10.03.22 - 06:00
Impennata nei volumi di vendita di scatolame, farina, acqua e alimenti a lunga conservazione.
Reuters (archivio)
I ticinesi prendono d'assalto le corsie dei supermercati d'oltre confine
Impennata nei volumi di vendita di scatolame, farina, acqua e alimenti a lunga conservazione.
Da vari supermercati: «In parte sono scorte per paura della guerra, in parte aiuti per l'Ucraina». In Ticino, invece, le vendite non impennano.

LUGANO - Immagini simili non si vedevano dai tempi del primo lockdown. Intere corsie dei supermercati praticamente svuotate, come non accadrebbe nemmeno con la più allettante delle offerte. «Un vero e proprio assalto. Nell'ultima settimana abbiamo registrato una crescita esponenziale delle vendite», ci spiega al telefono il vicedirettore del Tigros di Ponte Tresa. 

A "sparire" dai banchi sono perlopiù prodotti non immediatamente deperibili: «Scatolame, pasta, tutti gli alimenti a lunga conservazione», ci spiega il responsabile del supermercato. Scorte per paura della guerra? Potrebbe anche essere, visto il recente invito dell'Ufficio federale della protezione della popolazione (UFPP) ad avere provviste per almeno una settimana. Ma forse non è solo questo: «La nostra clientela, per il 90% svizzera, sta acquistando scorte da inviare ai cittadini ucraini. Infatti non abbiamo registrato lo stesso incremento di vendite per gli alimenti freschi: carne, pesce etc».  I rifornimenti, in ogni caso sembrano garantiti: «Stiamo lavorando sodo e riusciamo tranquillamente a riempire gli scaffali presi d'assalto». 

«Effettivamente i clienti ticinesi stanno facendo incetta di pasta, salsa, farina e legumi», conferma il direttore dell'Iper di Varese, Moreno Giuseppe Luparelli. «Sembrerebbe che, in considerazione del conflitto in Ucraina, stiano facendo scorte su invito delle Autorità svizzere», conclude.   

In Ticino «nessun assalto» - In misura minore, ma anche presso Migros si registra una "anomalia" rispetto ai volumi di vendita tradizionali. «Possiamo confermare un incremento di vendite di prodotti a lunga conservazione (scatolame, pasta, farina, riso, legumi e acqua minerale), ma non si è assistito a un vero e proprio “assalto alla diligenza”», ci spiegano dal "gigante arancione". «Per ora è tutto sotto controllo e non abbiamo particolari problemi d’approvvigionamento o rotture di stock», precisano.

Coop, invece, non ha nemmeno notato cambiamenti nella domanda di singole tipologie di prodotti, come le conserve. «Nelle ultime settimane il comportamento d'acquisto nei supermercati Coop e su Coop.ch è rimasto sostanzialmente invariato», ci segnalano.

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