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CANTONENon solo bullismo, ma anche pericoli della rete

26.03.21 - 11:46
Condotta con successo la campagna di prevenzione "Sbullo"
tipress
Non solo bullismo, ma anche pericoli della rete
Condotta con successo la campagna di prevenzione "Sbullo"
Ben 510 allievi, suddivisi in 28 classi, sono stati coinvolti riguardo al tema del bullismo e dei suoi effetti potenzialmente drammatici.

LUGANO - Si è conclusa con successo la campagna di prevenzione “Sbullo”, organizzata dalla Polizia Città di Lugano con la collaborazione dell'Istituto scolastico della Città di Lugano, che si è svolta durante i mesi di febbraio e marzo. L’iniziativa, giunta alla settima edizione, è stata rivolta, come consueto, alle ragazze e ai ragazzi di quinta elementare.

Bullismo - Il sergente capo Claudio Mastroianni e l'appuntato Patrick Bruehwiler hanno incontrato ben 510 allievi, suddivisi in 28 classi, coinvolgendoli riguardo al tema del bullismo e dei suoi effetti potenzialmente drammatici, affrontando anche i temi del rispetto, dell’identità e delle differenze, della stima e dell’autostima, delle emozioni e del loro riconoscimento. I due formatori hanno quindi trattato anche i temi tipici giovanili, quali quello della violenza, dei furti, dei danneggiamenti e dei graffiti.

Pericoli in rete - Un ampio capitolo è infine stato dedicato al tema dei pericoli in rete. In questo campo particolare, e sempre più crescente, sono stati offerti i consigli per affrontare consapevolmente i rischi che si possono incontrare navigando nella rete e utilizzando i social network.

Quali "nativi digitali" è importante che i ragazzi apprendano quanto prima l'importanza della protezione dei propri dati personali e quali siano i rischi che si corrono quando foto e selfie sono caricati sui social network.

Le due ore di lezione programmate hanno pure permesso ai giovani di esprimere le proprie opinioni a 360° gradi e, soprattutto, di porre numerose domande, a dimostrazione di una sempre maggiore partecipazione e attenzione ai problemi che si incontrano online. Il dato più interessante, emerso nell’arco di questi incontri, è quello relativo all’utilizzo dei social network, blog e internet da parte dei giovanissimi internauti.

Uso importante di device - Un sondaggio "vox populi" negli allievi riguardo all'uso dello smartphone/ tablet, anonimo e senza pretesa scientifica, ha fatto emergere che il 99% di loro utilizza tali device, siano essi propri, siano essi in prestito dai genitori.

Il 46% degli allievi, inoltre, afferma di utilizzarli più di 2 ore al giorno. Ciò è l'equivalente di un mese cumulato all'anno (730 ore annue, ossia 30 giorni pieni all'anno). Va detto che il 61% degli allievi afferma di aver già provato a ridurre il tempo di utilizzo (anche con l’aiuto dei genitori) e la metà di questi afferma di esserci riuscito.

Il 40% degli allievi si è detto poi irascibile o nervoso, quando viene “disturbato” durante l’utilizzo di un telefono connesso a internet, per esempio se mamma o papà chiamano per la cena.

Il 19% degli allievi afferma infine di perdere ore di sonno perché rimane connesso anche di notte (ha accesso all'internet di notte) e il 55% degli allievi dichiara di fare fatica ad addormentarsi la sera.

Come già detto, questo sondaggio non ha alcun valore scientifico, tuttavia rende l'idea dell'impatto del digitale nella vita dei giovanissimi luganesi.

Con la crescente diffusione degli smartphone, sappiamo che in Svizzera molti giovani sono online anche tutto il giorno. Questa circostanza fa sì che una parte importante delle loro interazioni sociali si sposti in Internet (e il COVID forse ha accentuato questo spostamento). Fra queste rientrano anche comportamenti tipici come mettere in piazza i conflitti, correre determinati rischi in modo consapevole o inconsapevole, così come spingersi fino ai limiti e addirittura oltrepassarli.

Questa edizione di "SBULLO", a causa dell’attuale pandemia, non ha purtroppo permesso di organizzare la consueta serata informativa indirizzata ai genitori. Con questo sondaggio, offriamo almeno uno spunto informativo nei loro confronti, ricordando l'importanza, per un genitore, di vegliare a che il proprio figlio faccia un uso consapevole delle nuove tecnologie. Il controllo parentale è fondamentale in questo campo.

I consigli per i genitori:

    • Sostenete vostro/a figlio/a nell’acquisizione di competenze mediali.
    • Incoraggiate vostro/a figlio/a a confidarsi con voi.
    • Non temete di affrontare il tema del cybermobbing o del cyberbullismo, anche se voi stessi non siete tanto pratici di laptop, tablet e smartphone.
    • Se osservate cambiamenti di comportamento in vostro/a figlio/a, parlate con lui/lei delle possibili cause del cybermobbing.
    • Raccogliete le prove di eventuali attacchi di cybermobbing o cyberbullismo.
    • Discutete di un eventuale caso di cybermobbing o cyberbullismo anche con l’insegnante di classe e/o con il servizio scolastico responsabile.
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