Tassa sui rifiuti: «C'è chi fa fatica»

Cittadini che si rivolgono alle associazioni caritatevoli, per pagare il sacco. Consiglieri comunali preoccupati
LUGANO - C'è chi, per pagare la tassa sui rifiuti, si rivolge ad associazioni caritatevoli. Succede a Lugano, a quanto segnalano i consiglieri comunali Sara Beretta-Piccoli e Giovanni Albertini (Ticino&Lavoro) in un'interpellanza indirizzata oggi al Municipio.
«Molte persone che sono in difficoltà per entrate esigue» non riuscirebbero a pagare gli importi - che variano tra 50 e 100 franchi, indipendentemente dal reddito. Queste persone, sottolineano i consiglieri comunali, «si rivolgono ad associazioni caritatevoli che poi devono a loro volta chiedere contributi alla Città».
Beretta-Piccoli e Albertini chiedono quindi all'esecutivo se non è possibile «esonerare coloro che non arrivano a un minimo imponibile», i cittadini in Ai e in assistenza. Il pagamento della tassa «dovrebbe essere causale, per cui chi più inquina più paga» secondo gli interpellanti. Considerata l'emergenza sanitaria, inoltre, si avanza la proposta di distribuire «dei rotoli di sacchi in omaggio ai cittadini in difficoltà».




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