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MAGLIASO

Panchine "vestite" dagli artisti, che si possono adottare

È il progetto dell'associazione "Donne della terra". Resteranno per almeno sei mesi ai bordi del Ceresio
Ti-Press (Pablo Gianinazzi)
Panchine "vestite" dagli artisti, che si possono adottare
È il progetto dell'associazione "Donne della terra". Resteranno per almeno sei mesi ai bordi del Ceresio
MAGLIASO - Cosa accomuna le panchine di Magliaso e le donne? Il progetto “Adotta una panchina” dell’associazione “Donne della terra”. Le panchine presenti sulla passeggiata a lago sono state decorate da alcuni artisti co...

MAGLIASO - Cosa accomuna le panchine di Magliaso e le donne? Il progetto “Adotta una panchina” dell’associazione “Donne della terra”. Le panchine presenti sulla passeggiata a lago sono state decorate da alcuni artisti con disegni, poesie e sculture, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di un aiuto per tutela dei diritti delle donne, dei bambini e delle famiglie, soprattutto nei momenti di difficoltà.

«Seguendo tutto il percorso ai bordi del Ceresio, dal Muraglione fino al Lido comunale, è possibile ammirare e scoprire il fascino e il messaggio di ogni singola panchina. Alcune sono già state adottate, altre sono ancora disponibili».

Il progetto ha ricevuto l’appoggio del Municipio: «Mostra l’importanza di un'azione a sostegno di quelle persone che già sono più deboli e oltretutto si ritrovano a essere meno fortunate, perché nella loro posizione di svantaggio si devono pure confrontare con tutte le difficoltà, i malesseri, le frustrazioni di una situazione che le vede spesso combattere da sole» ha spiegato il sindaco Roberto Citterio.

L’associazione "Donne della Terra" è stata fondata nel 2016 da Mara Casanova quale punto di incontro per le donne, per affrontare momenti difficili o avere una consulenza adeguata e vicina ai loro problemi. Essendo una non-profit, vive di donazioni e di raccolta di fondi grazie a iniziative come “Adotta una panchina”.

L’allestimento resterà operativo per almeno sei mesi, consentendo all’associazione di farsi conoscere e sensibilizzare la popolazione, ma anche di raccogliere fondi per la realizzazione di Casa Arcobaleno, dedicata all’accoglienza delle donne che necessitano «un nido sicuro, per sé e per i loro bambini».

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