Il colosso della telefonia ha deciso di rinunciare a testare la nuova tecnologia durante la rassegna cinematografica internazionale. Si parla di problemi di tempistica
LOCARNO – Forse sono state le pressioni del gruppo Stop 5G della Svizzera italiana. Forse, come sostenuto da più fonti, ci sono motivi tecnici e legati ai tempi ristretti. Sta di fatto che Swisscom ha deciso di non testare la tecnologia di quinta generazione durante l'imminente Festival del Film di Locarno.
Sarebbe stata una “prima” a sud delle Alpi – Un dietrofront che ha del clamoroso. La cornice della rassegna cinematografica internazionale rappresentava un vero e proprio banco di prova per lanciare il 5G a sud delle Alpi. Un test che, almeno per il momento, non si farà.
La voce del Festival – «Da quello che sappiamo, la decisione di Swisscom è legata ad una questione di tempistiche», dice Raphaël Brunschwig, Chief Operating Officer del Festival. Il presidente Marco Solari relativizza: «Sono scelte che non spettano a noi. Col 5G o col 4G, il Festival va avanti lo stesso».
Campagna allarmistica e questioni di immagine – Ricordiamo che il gruppo Stop 5G della Svizzera italiana, in un comunicato diffuso ai media, ha apertamente chiesto che gli spettatori del Festival non facciano da cavia per questa innovazione. Non ce lo confermerà mai nessuno, ma il dubbio rimane: questa campagna allarmistica potrebbe avere avuto un ruolo decisivo sulla decisione di Swisscom? Il Festival deve pur sempre difendere la sua immagine. E se qualcosa col test fosse effettivamente andato storto…
Parla anche Swisscom – In ogni caso, anche Ivana Sambo, portavoce di Swisscom, parla di problemi legati alla tempistica. «È vero - conferma -. Rinunciamo all’attivazione del 5G durante il periodo del Festival del Film di Locarno. La scelta è stata presa per motivi di tempistica. Riusciremo comunque a mostrare alcuni showcase previsti e pianificati, grazie all’antenna attivata a fine maggio in via della Morettina».