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Siparietto in aula tra Mitra Djordjevic e il suo avvocato che si alza davanti a tutti e le mostra una foto di Arno Garatti. E la donna scoppia a piangere
BELLINZONA - "Quali sono oggi i sentimenti per suo figlio?" Pietro Pellegrini, avvocato di Mitra Djordievic, si alza in piedi davanti a tutti e rompe la monotonia del pomeriggio del terzo giorno di processo per il delitto di Daro. La moglie di Arno Garatti, colta di sorpresa, cerca di rispondere: "Provo una grande rabbia. Mio figlio ha distrutto la mia famiglia".
L'avvocato insiste e passa a una seconda domanda. "E nei confronti del povero Arno cosa prova?" Mitra con un filo di voce replica: "Non riesco ancora a capire che Arno non c'è più. Io penso sempre che Arno mi aspetta". Poi il legale estrae una foto di Arno Garatti e la mostra alla sua assistita: "E questa foto? Cosa le fa venire in mente?" E la donna scoppia in lacrime. In aula cala un silenzio spettrale. In quel preciso istante la madre e la sorella di Arno Garatti si alzano e lasciano la sala.
In tre giorni di processo questo è il primo reale segnale di emotività manifestato da Mitra Djordjevic nei confronti di Arno Garatti. Saranno lacrime sincere o dettate dalla prospettiva di essere ormai con le spalle al muro?
Di certo la mossa di Pellegrini è da 'uomo navigato'. La sua assistita finora è sembrata parecchio in difficoltà nel trovare argomentazioni e giustificazioni valide di fronte a un Claudio Zali sempre più su di giri. E allora giocare la carta dei sentimenti era forse l'unica soluzione possibile rimasta.
Il dibattimento proseguirà domani a partire dalle 9.30. La sentenza dovrebbe slittare a martedì.
PM
