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Quattro chilometri di schifezze Lungo il Vedeggio rifiuti a non finire fino ad Agno. E le autorità, dopo il reportage fotografico di Tio (un centinaio di foto), cascano dal pero
LAMONE – Oltre quattro chilometri di orrore. Da Lamone ad Agno lungo la strada che costeggia il fiume Vedeggio c’è il festival dell’immondizia. Rifiuti ovunque. Sia sulla sponda destra, sia su quella sinistra. Lattine, bottiglie, scatole di tonno, imballaggi, cartacce. E poi ancora gabbie per animali, copertoni, televisori, materiale edile. Addirittura un ventilatore. Vedere per credere. Perché Ticinonline, in seguito a diverse segnalazioni, si è recata sul posto per documentare i fatti. Sconcertante la reazione delle autorità. Si va dal gioco dello scarica barile al ‘non ne sapevo nulla’.
Scempio a cielo aperto - È una zona battuta quella del Vedeggio. Lungo il fiume la gente va a passeggio, a portare a spasso il cane, a fare sport. C’è anche chi la frequenta per lavoro, perché in alcuni tratti si notano industrie di vario tipo. Nelle pause pranzo non è raro vedere operai che improvvisano banchetti all’aria aperta. Il fondo lo si tocca sul territorio di passaggio tra Lamone e Manno, in particolare nei paraggi di via Industria. Lo scenario, con tutto il rispetto, è quasi da terzo mondo. E il peggio è che la gente del posto ne è cosciente. “È da anni che è così”, racconta un signore che si reca regolarmente nella zona per praticare il footing. Sotto il ponte autostradale di Manno è uno scempio. I rifiuti sono ammassati, l’uno sull’altro. Tra l’immondizia si scorge soprattutto materiale edile. Si va in direzione Agno e le cose non cambiano di molto. Il paesaggio è letteralmente deturpato dai rifiuti. Colpisce anche un altro dato di fatto. Da Lamone ad Agno, su tutto il percorso, sia da una parte sia dall’altra del fiume, troviamo un solo cestino di raccolta per l’immondizia.
Lo stupore delle autorità - La questione è stata girata direttamente alle autorità di competenza. Ad esempio al municipale di Lamone Renato Bernasconi. “Non sapevo che la situazione fosse così degradata come la descrivete voi. Bisogna anche capire bene quali sono le zone colpite. So che in quella della discoteca Paschà si sono già verificati problemi in passato. Ma a quanto mi risulta la polizia si sta impegnando per mantenere l’ordine”. La patata bollente passa poi nelle mani del segretario comunale di Manno, Paolo Vezzoli. “Il problema – dice – è che c’è una marea di persone maleducate. Noi facciamo il possibile e un paio di volte all’anno facciamo delle pulizie generali. A volte coinvolgiamo anche i ragazzi delle scuole. La strada lungo il Vedeggio, tuttavia, è di competenza del Consorzio di manutenzione delle opere lungo il Vedeggio. La responsabilità non è dunque solo nostra. Noi non possiamo arrivare dappertutto”. E così, sempre alla ricerca di spiegazioni plausibili, contattiamo Giovanbattista Gabutti, del Consorzio. Piuttosto sorprendente la sua risposta: “È un po’ che non controlliamo. Grazie mille di avercelo segnalato. Andremo subito a verificare e provvederemo”. Mah…
