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Come già anticipato da diverse settimane, la Banca nazionale svizzera (BNS) dovrebbe accordare dunque al FMI una linea di credito fino a 10 miliardi di dollari. Questo prestito sarà garantito dalla Confederazione. Il governo chiede perciò lo stanziamento di un credito quadro di 12,5 miliardi di franchi.
I fondi saranno prestati soltanto in caso di scarsità di mezzi del FMI, il quale dovrebbe pagare un tasso d'interesse di mercato, ha indicato oggi in un comunicato il Dipartimento federale delle finanze. In caso di bisogno, la BNS potrebbe chiederne la restituzione in qualsiasi momento.
A causa delle proporzioni della crisi economica mondiale, vi è il rischio che il FMI non disponga di risorse sufficienti per garantire ai propri Stati membri il necessario sostegno, precisa la nota. Il Fondo ha perciò approvato un aumento immediato delle proprie risorse di 250 miliardi di dollari proposto dal G20.
Il Consiglio degli Stati dovrebbe prununciarsi sulla questione il 27 maggio, durante la sessione estiva delle Camere federali. Il Nazionale se ne occuperà probabilmente in autunno.
