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SVIZZERAFFS, quando la credibilità passa anche attraverso il rispetto della lingua italiana

17.03.08 - 14:19
Questa mattina Gianni Frizzo, nel presentare la posizione del comitato di sciopero agli operai ha informato che dalle FFS il comunicato gli è arrivato in tedesco. E noi abbiamo dato un'occhiata al sito delle FFS.
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FFS, quando la credibilità passa anche attraverso il rispetto della lingua italiana
Questa mattina Gianni Frizzo, nel presentare la posizione del comitato di sciopero agli operai ha informato che dalle FFS il comunicato gli è arrivato in tedesco. E noi abbiamo dato un'occhiata al sito delle FFS.
BERNA -
"Oggi le FFS sono un'azienda moderna ed efficiente - con clienti esigenti, prodotti buoni come pure collaboratrici e collaboratori capaci e motivato".
Se le FFS stanno tentando di risollevare la propria immagine in Ticino, dopo le decisioni di ristrutturazione, per ora congelate, di cancellare posti di lavoro (126 ufficiali) e di esternalizzare parte dei servizi assicurati, dando un'occhiata al sito delle FFS non si ha comunque l'idea che per la lingua parlata nel nostro cantone, l'italiano, abbiano grande considerazione.
"Le FFS hanno una posizione di forza all'interno del mercato dei trasporti che desiderano manteneree potenziare. Per riuscire in tale intento, esse fanno il possibile er riconoscere in tempo le nuove tendenze e per continuare a rafforzare l aloro posizione con l'aiuto di provvedimenti mirati"
.

Errori di battitura e di sintassi nel testo che potete leggere nel
dimostrano quanto il canton Ticino e la Svizzera italiana tutta troppo spesso, da parte federale, venga bistrattata. Ma non solo, le FFS si ostinano a comunicare con il personale in sciopero emettendo comunicati in lingua tedesca come per esempio, l'ultimo che ha ricevuto Gianni Frizzo, leader del comitato di sciopero: "Una proposta in tedesco, tre paginette dove stava scritto che chiedono la revoca dello sciopero per discutere quello che sarà il futuro delle Officine."

E il sentimento dei ticinesi, uniti attorno alla salvaguardia della officina di Bellinzona, conferma la voglia di riscatto del nostro cantone, considerato un territorio strategicamente fondamentale per la Svizzera (Valico del San Gottardo, asse nord sud), ma che ha subito la perdita di migliaia di posti di lavoro federali negli ultimi anni. Prendendo esempio da quanto ha scritto sul blog della NZZ Barbara Meiermann, anche in Svizzera tedesca ci si sta lentamente accorgendo della 'rivolta': "Ci si ricorda del canton Ticino soltanto quando si devono tagliare posti di lavoro o quando si vogliono passare un paio di giorni al sole. Negli ultimi anni sono stati cancellati più del 40 % dei posti statali, naturalmente a favore della Svizzera tedesca. A ciò bisogna aggiungere che il Ticino sta subendo le conseguenze degli accordi bilaterali. I ticinesi sono stufi di essere considerati cittadini svizzeri di serie B e di tollerare la sempre più evidente arroganza degli svizzeri tedeschi".

Parole forti, ma che coincidono con il sentimento di molti ticinesi, che chiedono semplicemente il rispetto. E questo rispetto lo ha ribadito questa mattina Matteo Pronzini dell'Unia: "I parlamentari devono capire che vi è una solidarietà attorno ai lavoratori e che questa lotta attorno ai lavoratori ha messo in atto una dinamica, che va molto aldilà della causa delle officine. c'è un sentimento diffuso tra la popolazione ticinese, ma non solo, che dice basta alle politiche della Confederazione basate sui tagli".

Tagli che per le FFS sono necessari poiché - riprendendo dal testo che presenta le strategie sul futuro dell'azienda -
"a determinare le possibilità di sopravvivenza saranno la forza finanziaria, un congrupo parco di veicoli e la capacità di gestire marketing e produzione"
. E, aggiungiamo noi, la sopravvivenza è più probabile se, nel rivolgersi agli svizzeri italiani, vi siano anche testi in lingua italiana corretti e leggibili.

p.d'a.
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