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Il Consigliere di Stato, perseguito dalla giustizia per accettazione di vantaggi, è stato eletto nel 2012. Se lascerà la carica dopo il 29 giugno avrà diritto al vitalizio
GINEVRA - Due iniziative volte a permettere la destituzione di un consigliere di Stato o di un membro delle autorità giudiziarie sono state lanciate a Ginevra. Una delle due mette direttamente nel mirino Pierre Maudet, membro del governo cantonale al centro di un controverso viaggio ad Abu Dhabi.
I due testi sono stati pubblicati ieri nel Foglio ufficiale cantonale. La raccolta firme può quindi cominciare, ha indicato oggi la televisione romanda RTS.
Intitolata "NO alla corruzione e alla menzogna, SÌ a un potere politico e giudiziario esemplare", la prima iniziativa chiede di aggiungere un nuovo articolo nella Costituzione ginevrina che permetta la rimozione di un consigliere di Stato o di un esponente della giustizia. I promotori hanno fino al 29 agosto per raccogliere 7941 sottoscrizioni valide.
I criteri necessari per giungere a un provvedimento simile sono ad esempio l'incapacità a lungo termine di eseguire il mandato, il fatto di aver gravemente infranto i propri doveri o l'essere stato condannato per un'infrazione penale la cui natura o gravità sono incompatibili con l'esercizio delle proprie funzioni. La destituzione comporterebbe la soppressione di ogni diritto a indennità o rendite.
La seconda iniziativa rappresenterebbe la prima applicazione di questa modifica costituzionale. Denominata "Il popolo domanda la partenza di Pierre Maudet", punta alla destituzione pura e semplice del consigliere di stato PLR. Le firme da trovare entro fine agosto sono 5294.
Eletto in governo nel 2012, Maudet avrà diritto a una rendita a vita se lascerà la propria carica dopo il 29 giugno. L'ex candidato al Consiglio federale è attualmente il solo a poter decidere, tramite sue eventuali dimissioni, del proprio destino: nessun altro ha il potere di rimuoverlo.
Pierre Maudet è perseguito dalla giustizia per accettazione di vantaggi nell'ambito di un suo viaggio ad Abu Dhabi nel 2015. Il 41enne, insieme alla sua famiglia e all'allora capo di gabinetto, era stato invitato da un principe ereditario degli Emirati ad assistere al Gran Premio di Formula 1. Ha fornito diverse versioni e ha ammesso di aver inizialmente mentito in merito a chi avesse saldato la fattura della trasferta.
