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GINEVRAIl Gran Consiglio chiede le dimissioni di Maudet

25.01.19 - 17:45
Il consigliere di Stato ha riaffermato che non cederà alle pressioni politiche
Keystone
Il Gran Consiglio chiede le dimissioni di Maudet
Il consigliere di Stato ha riaffermato che non cederà alle pressioni politiche

GINEVRA - Il Gran Consiglio ginevrino ha accolto oggi a grande maggioranza una risoluzione in cui chiede a Pierre Maudet di dimettersi. Il consigliere di Stato del PLR, sotto inchiesta per presunta accettazione di vantaggi, ha riaffermato che non cederà alle pressioni politiche.

La risoluzione è stata accolta con 66 voti contro 8 e 15 astensioni. Il testo, depositato lo scorso settembre dal gruppo Ensemble à Gauche, afferma che Maudet «non può rimanere membro del Consiglio di Stato e deve trarre immediatamente le conseguenze che la situazione impone». Questa dichiarazione politica costituisce «un aiuto alla decisione» per Pierre Maudet, ha rilevato il deputato di Ensemble à Gauche Pierre Vanek.

Il consigliere di Stato ha risposto a titolo personale, senza impegnare il governo cantonale, che non ha fatto commenti. Dopo aver ribadito le proprie scuse per il suo comportamento «indegno» della funzione svolta, se l'è presa con i deputati che hanno violato il segreto d'ufficio passando documenti alla stampa. «Mi rallegro di combattere, non sono stato eletto per farmi abbattere», ha concluso.

Nella tarda serata di ieri il parlamento cantonale aveva accolto - a porte chiuse - la richiesta della Procura di estendere l'autorizzazione a perseguire il consigliere di Stato anche per i sospetti di accettazione di vantaggi emersi di recente.

Una prima revoca dell'immunità nei confronti di Maudet - un inedito a Ginevra per un membro del governo in carica - era stata decisa a settembre dal Gran Consiglio, che aveva accordato al Ministero pubblico ginevrino l'autorizzazione a procedere penalmente per accettazione di vantaggi in relazione a un controverso viaggio negli Emirati Arabi Uniti.

La richiesta di proroga accolta ieri riguarda i servizi finanziari di cui Maudet avrebbe beneficiato da Manotel. Nella loro indagine i procuratori pubblici che indagano sul viaggio ad Abu Dhabi si sono concentrati su due associazioni, il Cercle Fazy-Favon e l'Association de soutien à Pierre Maudet. È emerso che il gruppo alberghiero Manotel ha trasferito a queste associazioni un totale di 105'000 franchi. Il gruppo avrebbe inoltre finanziato con 20mila franchi una festa di compleanno in onore di Maudet.

Secondo il Ministero pubblico ginevrino, questi elementi possono costituire l'accettazione di un vantaggio. Pierre Maudet è già stato accusato dello stesso reato per il suo viaggio negli Emirati.

L'autorizzazione a prorogare la revoca dell'immunità arriva a due giorni dall'annuncio di una riorganizzazione all'interno del Consiglio di Stato ginevrino.

Mercoledì infatti, nella sua seduta settimanale, l'esecutivo ha attribuito a un altro magistrato quel che del Dipartimento della sicurezza ancora era nelle mani del politico PLR. Il collega Mauro Poggia dell'MCG dirigerà un nuovo Dipartimento della sicurezza, dell'impiego e della sanità (DSES), comprendente il corpo di polizia e gli uffici cantonali legati alla sicurezza.

Maudet guiderà uno smilzo Dipartimento dello sviluppo economico, costituito ex novo, comprendente anche i settori della ricerca e dell'innovazione.

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