Lo propone il Consigliere di Stato Luc Barthassat, che punta a raccogliere 50 milioni di franchi per finanziare le infrastrutture dei trasporti
GINEVRA - Pagare per entrare nel territorio del canton Ginevra? Questa è la proposta del Consigliere di Stato con delega ai Trasporti Luc Barthassat.
Il provvedimento, che andrebbe a finanziare le infrastrutture della Grande Ginevra, sarebbe più efficace rispetto a un pedaggio per l'ingresso nella sola città di Ginevra, ha spiegato il ministro a la Tribune de Genève. La tassa sarebbe applicata a tutti: frontalieri francesi, residenti in altri cantoni, ma anche agli stessi ginevrini che fanno rientro nel territorio d'origine.
Barthassat ha già fatto qualche calcolo: i veicoli che penetrano ogni giorno nel Cantone sono circa 250mila, e "se si mette in funzione un pedaggio da 1 franco per i 200 giorni lavorativi per anno, si possono ricavare 50 milioni di franchi".
I primi giudizi sono scettici: i frontalieri francesi, ad esempio, richiedono la creazione delle infrastrutture prima di arrivare a tartassare i pendolari.