Si sbilancia il presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri Felix Gmür.
BASILEA - Felix Gmür, vescovo di Basilea e presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri (CVS), riconosce che sono stati commessi degli errori nell'indagine sugli abusi sessuali nella Chiesa cattolica.
«La prospettiva delle vittime non è stata presa sufficientemente in considerazione. Sono molto dispiaciuto per questo», dichiara Gmür in un'intervista pubblicata oggi dalla NZZ am Sonntag.
Il vescovo di Basilea ammette che all'inizio del suo mandato episcopale dava maggiore importanza a una gestione giuridicamente corretta dei casi di abuso. Ma «con il tempo ho cambiato prospettiva», dichiara nell'intervista.
Il vescovo Gmür si dice favorevole a un accompagnamento esterno alle indagini della Chiesa sui casi di abusi sessuali, come richiesto dalla Conferenza centrale cattolica romana della Svizzera. Il vescovo di Coira, Joseph Bonnemain, che è responsabile di un'indagine sull'insabbiamento di casi di abusi all'interno della Chiesa, «ha detto che sarebbe felice di ricevere tale sostegno. E penso che sia un'ottima cosa».
Fine dell'obbligo del celibato - Per il vescovo di Basilea, il potere all'interno della Chiesa deve essere meglio distribuito. «Mi impegnerò con Roma a decentralizzare la Chiesa. È necessaria una nuova morale sessuale e la possibilità di prendere provvedimenti a livello regionale», sottolinea.
La CVS ha deciso di istituire un tribunale ecclesiastico penale e disciplinare che si occupi delle sanzioni per le violazioni della legge ecclesiastica. Ma questo deve ancora essere discusso con il Papa, poiché il diritto canonico non prevede un tribunale di questo tipo, afferma Monsignor Gmür. I procedimenti di diritto canonico sono comunque subordinati alla legge statale, prosegue. «Pertanto non sostituiscono i procedimenti penali secolari».
L'analisi comporta anche la messa in discussione della situazione attuale, dice il vescovo. Il celibato significa: «Sono a disposizione di Dio». Ma credo che questo voto non sia più compreso dalla società di oggi [...]. È giunto il momento di abolire l'obbligo del celibato. Non ho assolutamente problemi a immaginare sacerdoti sposati».
Donne sacerdote - Anche l'esclusione delle donne dall'ordinazione sacerdotale dovrebbe essere abolita, ha aggiunto. «La subordinazione delle donne nella Chiesa cattolica è per me incomprensibile. Sono necessari dei cambiamenti». La Chiesa, inoltre, «non è ancora al punto di partenza» quando si tratta di vietare la convivenza ai dipendenti, ha aggiunto.
In uno studio pubblicato il 12 settembre, ricercatori dell'Università di Zurigo hanno identificato almeno 1'002 casi di abusi sessuali commessi da membri del clero cattolico e da religiosi a partire dal 1950. Secondo i ricercatori, si tratta solo della punta dell'iceberg, poiché la maggior parte dei casi non è stata denunciata e i documenti sono stati distrutti.
Gli abusi sono stati commessi da 510 persone su 921 vittime. Quasi il 56% delle vittime erano uomini. Con poche eccezioni, tutti gli autori degli abusi erano uomini. Nel 74% dei casi, le vittime erano minori. L'indagine documenta atti che vanno da un superamento problematico dei limiti agli abusi più gravi, che comprendono lo stupro e possono durare per anni.
a me fan venire i brividi ...
alleluia
abusi su minori, adolescenti e giovani uomini non si risolvono con il matrimonio. Di nuovo un modo per non affrontare il problema all'origine.
No ma aiuta l'equilibrio psichico delle persone
Io ho problemia immaginare il contrario...
finalmente.....anche i preti "che nn sono proprio un loro fan " dovrebbero potersi sposare..secondo mè si risolverebbero anche delle problematiche..vedi il caso dei giorni precedenti..
Cosi tutti vogliono fare il prete.... Il celibato é una forma di sacrificio verso gli altri...ti sacrifichi per occuparti della comunità.
ma che sacrificio... abbiamo visto dove porta. gli istinti non si spengono con un pensiero. meglio un prete sano psichicamente, equilibrato e sposato (vedi preti riformati) che un prete celibe, alterato, con spinte pedofile. e poi perché mai dovrebbe "sacrificarsi"? un prete felice credo sia meglio per la comunità di uno "sacrificato" ma con i demoni interiori...
Non é perche sei s p osa t o che i dem oni vanno via. Sarebbe come andare da un ricco psi colo go magari tutto tat uat o che fu ma e ha m o g lie e amante( m ica te lo di ce) e ti fa la pre dica dicendoti che ti insegna a vivere
Non è che per caso i Protestanti l'abbiano capito da un pezzo? Il problema della chiesa cattolica è sempre legato da sotto la cintola analogamente a molte altre religioni dove il maschio deve prevalere ed avere il senso del comando! Il buon Dio non ha fatto differenze noi uomini si. Ora di cambiare.
I discepoli erano maschi...
Ateo e felice. Ste cose mi fanno paura. Io credo solo a me stesso e faccio il bene della mia famiglia senza divulgarlo o far parte di un gruppo.
pure io sono ateo e felice e anche per mè conta solo il bene della mia famiglia...poi se vogliono sposarsi facciano come vogliono...
MÀ POI L'ANNO 82 ???UN'ANNATA PERFETTA
boo
Ma scusate gli apostoli avevano famiglia, dove è stato scritto che un prete non possa averne una!? si puó essere al servizio di Dio anche da sposati o con una compagna! Probabilmente si comprenderebbero meglio anche i problemi delle famiglie e delle coppie! è arrivato il momento di cambiare le regole della Chiesa e renderla moderna e tornare al vero compito che sarebbe diffondere la parola del Signore, non fare tutti questi casini… se bisogna discutere un cambiamento è adesso il Papa giusto x farlo!!! lui potrebbe cambiare questo perchè ha la mentalità giusta e l’intelligenza per farlo!
Esattamente! Sarebbe la cosa giusta!
Dobbiamo ringraziare Paolo per il celibato. L'impronta del grafomane di Tarso si ripercuote ancora oggi nella Chiesa.
Ognuno ha la sua storia...