Il 35enne afghano ha scontato la sua pena in Germania. È poi stato espulso e ha fatto perdere le sue tracce a Basilea.
BASILEA/BERNA - Molestò sessualmente due bambini di sei e otto anni. E dopo l’espulsione dalla Germania il responsabile, un 35enne afghano, è arrivato in Svizzera. Di lui però si sono perse le tracce, riferisce il Blick.
L’uomo ha scontato tre anni e mezzo di carcere in Germania e al suo arrivo in Svizzera è stato respinto dalle guardie di confine, che però l’hanno subito lasciare andare. Niente di sorprendente, secondo le autorità: «In Svizzera questa persona non ha commesso alcun reato. Non poteva essere trattenuto», spiega Reto Kormann, portavoce della SEM. E anche il rinvio nel paese d’origine del 35enne era escluso: dopo la presa del potere dei talebani, né Germania, né Svizzera effettuano rimpatri in Afghanistan.
La procedura in questi casi è infatti una sola, precisa l’Ufficio federale delle dogane e della sicurezza delle frontiere: «Chiunque soggiorna illegalmente in Svizzera sarà informato verbalmente e per iscritto che deve lasciare la Svizzera». La persona deve quindi uscire dal Paese in modo indipendente.
Intanto non è chiaro se l'uomo sia ancora in Svizzera, sia tornato in Germania o si sia spostato in un altro Paese. «I rapporti con la Germania sono buoni e ci sono buoni canali di comunicazione a tutti i livelli», riferisce a tal proposito la SEM.