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VAUDConfermato il sequestro dei bolidi del figlio del dittatore

25.07.17 - 15:09
Il Ministero pubblico di Ginevra ha sequestrato un totale di 23 auto tra le quali Ferrari, Lamborghini, Bugatti e persino un McLaren P1
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Confermato il sequestro dei bolidi del figlio del dittatore
Il Ministero pubblico di Ginevra ha sequestrato un totale di 23 auto tra le quali Ferrari, Lamborghini, Bugatti e persino un McLaren P1

LOSANNA - Il Tribunale federale (TF) ha confermato il sequestro di 23 vetture di lusso deciso dalla giustizia ginevrina nell'ambito del procedimento per riciclaggio di denaro avviato in ottobre nei riguardi di Teodorin Obiang, figlio 46enne del presidente della Guinea Equatoriale.

In un primo tempo, il Ministero pubblico di Ginevra aveva ordinato il sequestro nella zona merci dell'aeroporto di Cointrin di 10 veicoli, bolidi di lusso di grande valore fra i quali una Bugatti Veyron, una McLaren P1 e persino una Koenigsegg One, di cui esistono soltanto sette esemplari al mondo.

Successivamente erano state sequestrate in autorimesse di Ginevra e Nyon (VD) altre tredici vetture delle marche Ferrari, Lamborghini, Rolls Royce e Bentley.

In ultima istanza, i giudici federali hanno confermato la pertinenza del sequestro e respinto gli argomenti della Guinea Equatoriale, secondo cui le vetture in causa sono veicoli ufficiali, che si trovavano in Svizzera per esservi riparate.

Il TF ritiene poco verosimile che delle automobili sportive siano utilizzate a scopi ufficiali. La licenza di circolazione delle vetture menziona inoltre la loro destinazione privata.

Parallelamente, la Corte federale ha respinto un secondo ricorso della Repubblica africana, che contestava il sequestro di uno yacht, operato in Olanda su richiesta delle autorità ginevrine.

Il figlio del presidente della Guinea Equatoriale è nel mirino della giustizia pure in Francia, dove gli sono mosse le accuse di riciclaggio, corruzione e appropriazione indebita, reati per i quali sono stati chiesti a inizio luglio tre anni di carcere. Il processo svoltosi a Parigi è il primo intentato in Francia per i "guadagni illeciti" rimproverati a leader africani e ai loro parenti.

L'indagine condotta dalle autorità francesi ha permesso di stabilire che Teodorin Obiang ha acquistato fra il 2007 e il 2011 in Francia un patrimonio mobiliare e immobiliare stimato a diverse decine di milioni di euro. Nel giugno 2016 il padre lo ha nominato alla carica di vicepresidente responsabile della difesa e della sicurezza.

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