L'ormai ex agente, è stato licenziato in tronco, è accusato di aver trasmesso illegalmente ad Ankara informazioni riguardanti oppositori turchi residenti in Svizzera
BASILEA - Un agente della polizia basilese, accusato di aver trasmesso illegalmente ad Ankara informazioni riguardanti oppositori turchi residenti in Svizzera, è stato licenziato in tronco e arrestato su ordine del Ministero pubblico.
Un'indagine interna ha mostrato che una parte dei dati consultati dal funzionario negli archivi della polizia non aveva alcun rapporto con la sua attività professionale, ha indicato il Dipartimento di giustizia e polizia di Basilea Città, che si è rivolto alla Procura: bisognerà ora appurare se siano stati commessi reati di natura penale.
L'agente della polizia cantonale, secondo quanto riportato dalla "Basler Zeitung", avrebbe raccolto dati su presunti oppositori al presidente Recep Tayyip Erdogan e li avrebbe in seguito trasmessi ad ambienti vicini al governo turco.
L'uomo, secondo le autorità basilesi, lavora nel servizio stradale della polizia come "assistente di sicurezza" senza arma, e già nel 2016 era finito nel mirino dei servizi di intelligence del Cantone e della Confederazione per attività in internet a favore di Ankara. In quell'occasione si rinunciò tuttavia ad approfondire le indagini e ad applicare misure disciplinari.
La polizia, ieri, ha sporto denuncia contro il suo dipendente e il ministero pubblico ha avviato un'indagine ipotizzando i reati di abuso di autorità e di violazione del segreto d'ufficio. Il Dipartimento cantonale di giustizia, ricordando che vale il principio della presunzione di innocenza, non ha voluto precisare se l'arrestato sia di cittadinanza turca oppure se sia uno svizzero di origine turche.
La notizia ha già suscitato polemiche. Da destra si critica il fatto che la polizia basilese, dal 1997, assuma anche agenti senza il passaporto svizzero. Il corpo di polizia è aperto alle persone con il permesso C di domicilio. In servizio ci sono attualmente 23 poliziotti stranieri (con un anno di formazione), sei "assistenti di sicurezza" (quattro mesi di formazione, senza arma) e quattro aspiranti.
A Basilea Città la quota di stranieri raggiunge il 36%. I turchi erano a fine dicembre 6312, il 3,2% della popolazione. Le statistiche cantonali non dicono quanti siano i naturalizzati.