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La manifestazione degenera, gravi danni a Ginevra I manifestanti protestavano contro i tagli alla cultura
GINEVRA - Una manifestazione non autorizzata contro i tagli alla cultura è degenerata ieri sera e in nottata nel centro di Ginevra: una ventina di vetrine sono state rotte e le facciate di diversi edifici imbrattate. Non sono mancati i furti nei negozi di lusso; i danni ammontano a decine di migliaia di franchi, indica la polizia.
Circa 500 persone hanno partecipato alla manifestazione verso le 22.00 con l'intento di protestare per i tagli al bilancio destinato alla cultura e ai centri alternativi. Gli atti di vandalismo si sono concentrati nei pressi della stazione e del Grand Théâtre, la cui facciata ha quasi cambiato colore. Molte le scritte su muri e vetrine contro il consigliere di Stato Pierre Maudet, responsabile della sicurezza e dell'economia.
La rabbia dei manifestanti ha preso di mira le vetrine delle banche, delle gioiellerie e perfino di un salone da parrucchiere. Lungo tutto il percorso sono state lasciate scritte e scarabocchi sui muri, contro banche, polizia, Stato e capitalismo. Al boulevard Carl-Vogt vi è stato lo scontro con le forze dell'ordine, schierate in attesa dei manifestanti. Due agenti sono rimasti leggermente feriti.
Fino ad ora non vi sono stati arresti in quanto il lavoro per identificare la trentina di esagitati che hanno spaccato le vetrine è in corso, ha detto il portavoce delle polizia Jean-Philippe Brandt. Saranno visionate tutte le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza disseminate lungo il percorso seguito dai manifestanti.
